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Messaggio  Gilberto Carron Mar Ott 08, 2013 12:28 pm

Milano, 8 ottobre 2013 - A MIlano si trova l’università pubblica più cara d’Italia, la Statale. Questo l’allarme lanciato dal quarto rapporto sui costi degli atenei italiani realizzato dall’associazione Federconsumatori. Poiché l’indagine prende in considerazione 18 istituzioni in 9 regioni (sulla sessantina di strutture statali in tutta Italia), Il Giorno ha voluto completare il quadro di quanto deve sborsare in tasse uno studente in città, analizzando anche i dati di Bicocca e Politecnico.

Secondo l’analisi dell’Osservatorio nazionale di Federconsumatori, le rette in Italia costano il 3% in più rispetto allo scorso anno. Quest’anno, la Statale strappa lo scettro dell’ateneo più caro all’Università di Parma, almeno nel campione scelto all’associazione: uno studente rientrante nella fascia più bassa di reddito Iseeu (l’indicatore della situazione economica del nucleo familiare) deve investire ogni anno in media 748,5 euro (media tra un minimo di 689 e un massimo di 793 a seconda del corso di studio); segue Padova con 733,77.

A Torino non si sborsa più di 500 euro, a Bari e Firenze meno di 400. Per i più abbienti (reddito dai 30mila euro in su, secondo Federconsumatori), la quota media milanese sale a 3.306 euro (minimo 2.975, massimo 3.934). E gli altri atenei milanesi? All’Università Bicocca si va da un contributo annuo per le fasce più basse di 600-674 euro a quello per le più alte di 2.952-3.732 euro. Al Politecnico, il range è tra 190 e 3.600 euro. Un altro allarme dell’indagine di Federconsumatori riguarda l’evasione fiscale. Anche qui non manca chi prova a barare. E «le famiglie che dichiarano redditi inferiori a quelli che realmente percepiscono vanno a incrementare il numero di studenti delle fasce più basse», osserva l’associazione. Riducendo di conseguenza i fondi da distribuire a chi ha veramente bisogno di una formazione pubblica a costi accessibili.

Ma gli atenei come vengono incontro alle famiglie colpite dalla crisi? Dalla Statale fanno sapere di «aver alzato la soglia di Iseeu da 11mila a 14mila agli studenti aventi diritto a pagare la quota minima di contributo». Oggi sono 4mila in più: «Ed è in previsione un aumento dello stanziamento delle borse di studio». La Bicocca, dopo aver tagliato l’importo della prima rata da 635 a 600 euro nel 2012, garantendo un risparmio a 26mila studenti, quest’anno ha incrementato i fondi per le borse di studio di 36mila euro portandoli a 2.340.000 euro. Per quanto riguarda il Politecnico, da tempo è attivo il Progetto Merito, che, su proposta dei rappresentanti degli studenti, destina parte della contribuzione studentesca all’istituzione di un fondo per sostenere le pari opportunità e promuoverne il merito. Quest’anno, per esempio, sono stati destinati 468.160 euro alle borse per studenti fuori sede e 670mila agli esoneri per merito.
Luca Salvi
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