Profumo ai maturandi, andate all'Università per sceglie la facoltà

**Gilberto Carron** Mer Mar 21, 2012 4:11 pm

L'orientamento va anticipato al quarto anno delle superiori, utilizzando anche i social network

«Prendete un giorno di pausa dal liceo e andate all'Università solo per ascoltare una lezione». è il consiglio che il ministro dell'Istruzione e dell'Università, Francesco Profumo rivolge ai maturandi, ai ragazzi alle prese con la scelta della facoltà universitaria, riuniti nella giornata dell'Orientamento "Oggi scelgo il mio domani", iniziativa rivolta agli studenti delle scuole superiori di secondo grado del Lazio.

«Il 30 per cento degli studenti italiani non arriva al titolo di laurea - ha ricordato Profumo - e di questi oltre il 20 per cento lascia dopo il primo anno. Chiedete ai giovani perché. Io credo - ha osservato - che sia perché immaginavano un percorso di studio diverso, che non corrisponde alle aspettative. Per questo il momento dell'Orientamento è fondamentale, tanto che lo anticiperei», ha aggiunto a margine del suo intervento.

Il ministro lo anticiperebbe al quarto anno delle superiori, utilizzando anche i social network. «Credo sarebbe meglio - ha detto il ministro rivolgendosi alla platea di ragazzi - cominciare a fare orientamento dal quarto anno utilizzando anche strumenti come Facebook in modo che i ragazzi possano farsi un'idea anche attraverso l'esperienza e i racconti dei compagni più grandi. Bisogna promuovere un rapporto più stretto tra scuola e università, ma non solo. L'orientamento dovrebbe poggiare - ha concluso il ministro - su tre gambe: il rapporto con gli studenti più grandi, un'interazione maggiore con il mondo del lavoro e un raccordo più stretto tra istruzione scolastica e universitaria»

Il sistema universitario «deve essere più semplice. Non servono troppi corsi di laurea, altrimenti i ragazzi si confondono - ha aggiunto Profumo - I ragazzi hanno bisogno di percorsi semplici, soprattutto al primo livello di laurea - ha continuato il ministro - il modello "3+2" forse è stato mal realizzato, con un eccesso di concentrazione di esami nel triennio. è un percorso che va ripensato. E va trovata una modalità per dare agli studenti più indipendenza nel loro percorso di studi»