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Messaggio  Gilberto Carron Lun Mag 06, 2013 12:13 pm

Un’estate diversa: è quella che attende i neodiplomati italiani che per accedere all’ università dovranno mettere sulla bilancia anche il voto della maturità. Cosa cambia in sostanza dal prossimo anno?

Il decreto ministeriale varato in zona Cesarini dal ministro Profumo prevede che per l’ammissione alle facoltà a numero chiuso conterà anche il voto della maturità. Inoltre verrà ridotto il numero delle domande di cultura generale e in tutte le facoltà il tempo a disposizione per compilare il test sarà di 90 minuti.



Qual è la logica che ispira questa nuova impostazione?

Il decreto, premiando il voto conseguito all’esame di maturità, intende assegnare un bonus agli studenti più meritevoli. Il che però lascia spazio a dubbi, in quanto le disparità di giudizio dei corsi pre-universitari cambia da regione a regione e tra istituti pubblici e privati. Anche perché un voto alto alla maturità può presumibilmente essere raggiunto in maniera più agevole da chi frequenta un istituto superiore meno severo di altri.



Esistono quindi dei correttivi?

Sì, entro il 31 maggio il ministero (www.miur.it ) fornirà la tabella precisa per convertire il voto di maturità in punti di partenza: uno schema articolato che dovrebbe anche tener conto delle differenze di valutazione tra le varie scuole.



Ma c’è già chi ha preso le contromisure…

Si è assistito, in alcuni casi, ad un fenomeno preoccupante: studenti che si sono ritirati dagli istituti pubblici per iscriversi a scuole private dove il massimo dei voti si può ottenere con maggior facilità.



In definitiva, quanto varrà il voto alla maturità?

Il massimo che si può raggiungere sono 10 punti, ma solo per voti superiori all’80 e con criteri che verranno specificati entro maggio. Secondo indiscrezioni dovrebbe essere assegnato il massimo per un voto di maturità uguale o superiore a 95 percentuale, otto punti da 90 a 95, sei punti da 85 a 90 e quattro da 80 a 85. In definitiva si tratta del bonus maturità, pur articolato in maniera leggermente diversa, già ideato dai ministri Fioroni e Mussi (ex governo Prodi) nel 2007, ma mai entrato in vigore.



A quante domande bisognerà rispondere in tutto?

I quesiti sono stati ridotti da 80 a 60 per tutte le facoltà (Medicina, Odontoiatria, Veterinaria, Architettura), e quelli generalisti saranno soltanto più cinque. Per il resto sono previsti 25 quiz di logica, mentre rispetto al passato si darà maggior spazio alle domande specifiche: la metà del totale riguarderà i temi inerenti all’indirizzo universitario scelto.



Qualche esempio?

Al test di Medicina e Odontoiatria sono previste 14 domande di biologia, 8 di chimica e 8 di fisica e matematica, mentre chi vuole iscriversi a Veterinaria dovrà affrontare 12 interrogativi di biologia, 12 di chimica, 6 di fisica e matematica. Gli architetti risponderanno invece a 12 quiz di storia, 10 di disegno, 8 di matematica e fisica.



Altre novità importanti?

Verranno attribuiti 1,5 punti per ogni risposta esatta e tolti 0,4 punti per ogni risposta sbagliata (contro gli 0,25 dello scorso anno). Per ogni risposta non data nessun punto, ma neanche penalità. Inoltre adesso la graduatoria sarà su base nazionale e non più su scala macro-regionale.



Q uando si terranno i test?

Un ulteriore tasto dolente: per il prossimo anno accademico (2013/14) sono previsti nel mese di luglio, mentre sino ad ora iniziavano a settembre. Termine che dava agli studenti la possibilità di prepararsi con un po’ di calma dopo la maturità e le meritate vacanze. Qualche data? Eccole: i test si terranno il 23 luglio per Medicina e Odontoiatria, accorpati, il 24 per Veterinaria e il 25 per Architettura. Tra il 5 e il 7 agosto si conosceranno i risultati.

Dicono che in futuro sarà ancora peggio…

È così: è stato infatti annunciato che nel 2014 – quindi per l’anno accademico 2014/15 – i test saranno anticipati addirittura ad aprile. Quando ben difficilmente si sono «maturate» le conoscenze che consentono di affrontare nel migliore dei modi il test stesso.



Quanti sono i posti disponibili?

Per il prossimo anno accademico sono a disposizione degli studenti 10.021 posti per Medicina, 954 per Odontoiatria, 825 per Veterinaria, 8640 per Architettura.



Intanto si levano le prime critiche al decreto del Miur…

«Questa nuova formula di valutazione – commenta Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell’Udu, il sindacato studentesco - è un gravissimo fattore discriminante. È assurdo pregiudicare l’accesso all’università a uno studente che magari non ha avuto una carriera scolastica brillante, ma che sarebbe verosimilmente un bravo studente universitario e in futuro un ottimo professionista. Per di più – aggiunge Orezzi - l’adozione della graduatoria nazionale è un fattore discriminatorio per la mobilità degli studenti».
a cura di maurizio ternavasio
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