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Tutti a Genova per la “scuola 2.0”
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Tutti a Genova per la “scuola 2.0”
Intel, Microsoft, Paperlit e Giunti insieme presentano una nuova piattaforma
federico guerrini
“Una volta bastava un banco, una penna, una lavagna. Oggi le scuole da sole non ce la possono fare. La mia generazione ha avuto l’imprinting del libro, ma i giovani di oggi apprendono in modo diverso”. La preside dell’Istituto comprensivo “De Andrè e Montalcini” di Peschiera Borromeo, Marina De Marco è intervenuta nel corso della presentazione della nuova piattaforma di educazione 2.0 messa a punto da Intel, Microsoft, Giunti Editore e Paperlit.
Il lancio è avvenuto nel giorno dell’inaugurazione di “Abcd+Orientamenti ”, manifestazione sulla didattica in corso in questi giorni a Genova, “Non è l’ennesimo progetto pilota – assicura Carlo Parmeggiani, direttore Mercato ed Education di Intel, commentando l’iniziativa – di questi ultimi ne abbiamo fatti abbastanza e e tutti hanno dimostrato come le nuove tecnologie abbiano un effetto positivo sull’apprendimento”. Intel ci crede, tanto da aver siglato già nel 2009 un protocollo di intesa col Ministero della Pubblica Amminstrazione per introdurre il digitale nelle scuole. Il sistema illustrato a Genova è composto sia da componenti software che hardware. Un paio di applicazioni, Poster e Geoscuola, realizzate da Paperlit partendo da due testi storici del catalogo Giunti, degli Smart Pc (con tastiera magnetica sganciabile per passare rapidamente dall’input da tastiera a quello touch) e dei tablet con Windows 8 e processore Intel. Ce n’è abbastanza per fare la gioia di qualsiasi studente smanettone.
Già, ma posto che, come ha sottolineato Andrea Chiaromonti, Ad di Giunti Scuola, “è facile prendere un libro e renderlo digitale, difficile è usare il risultato per far imparare davvero gli alunni”, che cosa hanno di così diverso e innovativo queste soluzioni. Per Gionata Mettifogo, fondatore di Paperlit, una startup che collabora con più di 600 editori, aiutandoli a rendere fruibili in digitale i loro testi, la differenza la fa essenzialmente l’aspetto collaborativo. “Insegnanti e studenti - spiega - potranno gestire online i compiti, sfruttare al meglio le opportunità offerte dagli approfondimenti multimediali interattivi e usufruire dei nuovi set di esercizi aggiuntivi, tutti strumenti che trasformano i nuclei scolastici in vere e proprie classi digitali”.
Qualsiasi lavoro fatto, che si tratti di un quiz o di una ricerca potrà essere immediatamente condiviso sia con il docente via mail, che con altre persone, magari utilizzando un servizio come Sky Drive di Microsoft per memorizzarlo sulla “nuvola”. Nel caso un alunno sia costretto a saltare le lezioni per motivi di salute, potrà essere seguito e valutato dall’insegnante da remoto, cosa che forse non farà impazzire di gioia gli studenti più lazzaroni; i quali d’altra parte, grazie alle nuove tecnologie scopriranno forse nuovi, e più avanzati, sistemi per copiare. Oltre al De Andrè, partecipano all’esperimento altre cinque scuole: l’ Istituto comprensivo Baccio da Montelupo di Montelupo Fiorentino, il Collegio San Carlo di Milano, l’Istituto comprensivo di Paullo e il Tecnico superiore Oberdan di Treviglio.
federico guerrini
“Una volta bastava un banco, una penna, una lavagna. Oggi le scuole da sole non ce la possono fare. La mia generazione ha avuto l’imprinting del libro, ma i giovani di oggi apprendono in modo diverso”. La preside dell’Istituto comprensivo “De Andrè e Montalcini” di Peschiera Borromeo, Marina De Marco è intervenuta nel corso della presentazione della nuova piattaforma di educazione 2.0 messa a punto da Intel, Microsoft, Giunti Editore e Paperlit.
Il lancio è avvenuto nel giorno dell’inaugurazione di “Abcd+Orientamenti ”, manifestazione sulla didattica in corso in questi giorni a Genova, “Non è l’ennesimo progetto pilota – assicura Carlo Parmeggiani, direttore Mercato ed Education di Intel, commentando l’iniziativa – di questi ultimi ne abbiamo fatti abbastanza e e tutti hanno dimostrato come le nuove tecnologie abbiano un effetto positivo sull’apprendimento”. Intel ci crede, tanto da aver siglato già nel 2009 un protocollo di intesa col Ministero della Pubblica Amminstrazione per introdurre il digitale nelle scuole. Il sistema illustrato a Genova è composto sia da componenti software che hardware. Un paio di applicazioni, Poster e Geoscuola, realizzate da Paperlit partendo da due testi storici del catalogo Giunti, degli Smart Pc (con tastiera magnetica sganciabile per passare rapidamente dall’input da tastiera a quello touch) e dei tablet con Windows 8 e processore Intel. Ce n’è abbastanza per fare la gioia di qualsiasi studente smanettone.
Già, ma posto che, come ha sottolineato Andrea Chiaromonti, Ad di Giunti Scuola, “è facile prendere un libro e renderlo digitale, difficile è usare il risultato per far imparare davvero gli alunni”, che cosa hanno di così diverso e innovativo queste soluzioni. Per Gionata Mettifogo, fondatore di Paperlit, una startup che collabora con più di 600 editori, aiutandoli a rendere fruibili in digitale i loro testi, la differenza la fa essenzialmente l’aspetto collaborativo. “Insegnanti e studenti - spiega - potranno gestire online i compiti, sfruttare al meglio le opportunità offerte dagli approfondimenti multimediali interattivi e usufruire dei nuovi set di esercizi aggiuntivi, tutti strumenti che trasformano i nuclei scolastici in vere e proprie classi digitali”.
Qualsiasi lavoro fatto, che si tratti di un quiz o di una ricerca potrà essere immediatamente condiviso sia con il docente via mail, che con altre persone, magari utilizzando un servizio come Sky Drive di Microsoft per memorizzarlo sulla “nuvola”. Nel caso un alunno sia costretto a saltare le lezioni per motivi di salute, potrà essere seguito e valutato dall’insegnante da remoto, cosa che forse non farà impazzire di gioia gli studenti più lazzaroni; i quali d’altra parte, grazie alle nuove tecnologie scopriranno forse nuovi, e più avanzati, sistemi per copiare. Oltre al De Andrè, partecipano all’esperimento altre cinque scuole: l’ Istituto comprensivo Baccio da Montelupo di Montelupo Fiorentino, il Collegio San Carlo di Milano, l’Istituto comprensivo di Paullo e il Tecnico superiore Oberdan di Treviglio.
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