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Brocca non Brocca, genio non genio...
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Brocca non Brocca, genio non genio...
Pur sembrando banale la provocazione ha una sua logica ed un suo fondamento.
Tempi scolastici, materie e residenza
- la sperimentazione Brocca come ben sanno coloro i quali l'hanno e NON l'hanno scelta ha un quadro orario MOLTO impegnativo.
4 giorni alla settimana gli studenti escono alle 14, mentre i loro compagni del tradizionale sono già passati dal bar per l'aperitivo o hanno sostato per quattro chiacchere fuori dal liceo e, se del "centro" (residenti nel quadrilatero brera solferino repubblica cavour), hanno già pranzato.
Infatti la scelta della particolarità della sperimentazione, che sembra essere quella di chi, incerto tra un classico e uno scientifico, non voleva perdersi nulla, risulta essere quella di studenti che vengono da un bacino di residenza molto più allargato ...
L'impegno è molto gravoso soprattutto da quando, senza preavviso, senza richieste di opinioni e notifiche da parte della scuola (aderendo a richieste ministeriali di adeguamento all'ora di 60 minuti) la sesta ora che terminava alle 13,45 termina ora alle 14. Chi abita ad una distanza maggiore ai 2 kilometri (!) rientra oltre le 14,30 (senza passare dal Bar...)
Docenti e Impegno
Essendo progetto autonomo, anche la didattica segue una diversa programmazione e quindi, più facilmente che in altre sezioni, i docenti che hanno aderito al progetto non chiedono trasferimenti e trovano studenti generalmente votati (dato che l'hanno scelto) allo studio. Più materie, significa più interrogazioni, più compiti in classe e quindi anche maggiori ore di studio.
I genitori e la scuola
Proprio perchè è ora di finirla con ... i geni del Brocca, i genitori chiedono informazioni chiare e basate sui fatti .
I fatti sono i numeri. Non i voti che ciascun insegnante è libero di attribuire ai propri studenti, ma i risultati che gli studenti raggiungono in una competizione con un giudizio esterno e indipendente.
Il giudicante non può giudicare l'esito del proprio lavoro.
Oppure con prove cumuni concordate dai docenti del gruppo materia, condivise nei programmi negli obiettivi e nelle valutazionii
Conclusioni
Per avere un'idea di chi ha ragione, di come funziona la scuola italiana, il liceo Parini, la sezione Brocca o (per esempio) la sezione D, l'unico strumento è avere i di prove comuni interne con una correzione incrociata e secondo parametri fissi oppure utilizzare i risultai delle prove esterne
Il test del Politecnico,
I test di medicina
Le certificazioni di lingue
...
i certamen, i concorsi pubblici ...
sono tutte occasioni di confronto e di riflessione sul lavoro e sugli obiettivi che nelle segrete stanze (le classi) si perseguono e si raggiungono.
Comunque i problemi si risolvono da soli, (genio si, genio no) dall'anno prossimo nessuna sezione Brocca sarà avviata al Parini e forse dal 2010 è prevista l'abolizione della sperimentazione stessa. Vedremo.
In attesa della commissione statistica al liceo Parini, ringrazio per la pazienza e attendo riflessioni.
Tempi scolastici, materie e residenza
- la sperimentazione Brocca come ben sanno coloro i quali l'hanno e NON l'hanno scelta ha un quadro orario MOLTO impegnativo.
4 giorni alla settimana gli studenti escono alle 14, mentre i loro compagni del tradizionale sono già passati dal bar per l'aperitivo o hanno sostato per quattro chiacchere fuori dal liceo e, se del "centro" (residenti nel quadrilatero brera solferino repubblica cavour), hanno già pranzato.
Infatti la scelta della particolarità della sperimentazione, che sembra essere quella di chi, incerto tra un classico e uno scientifico, non voleva perdersi nulla, risulta essere quella di studenti che vengono da un bacino di residenza molto più allargato ...
L'impegno è molto gravoso soprattutto da quando, senza preavviso, senza richieste di opinioni e notifiche da parte della scuola (aderendo a richieste ministeriali di adeguamento all'ora di 60 minuti) la sesta ora che terminava alle 13,45 termina ora alle 14. Chi abita ad una distanza maggiore ai 2 kilometri (!) rientra oltre le 14,30 (senza passare dal Bar...)
Docenti e Impegno
Essendo progetto autonomo, anche la didattica segue una diversa programmazione e quindi, più facilmente che in altre sezioni, i docenti che hanno aderito al progetto non chiedono trasferimenti e trovano studenti generalmente votati (dato che l'hanno scelto) allo studio. Più materie, significa più interrogazioni, più compiti in classe e quindi anche maggiori ore di studio.
I genitori e la scuola
Proprio perchè è ora di finirla con ... i geni del Brocca, i genitori chiedono informazioni chiare e basate sui fatti .
I fatti sono i numeri. Non i voti che ciascun insegnante è libero di attribuire ai propri studenti, ma i risultati che gli studenti raggiungono in una competizione con un giudizio esterno e indipendente.
Il giudicante non può giudicare l'esito del proprio lavoro.
Oppure con prove cumuni concordate dai docenti del gruppo materia, condivise nei programmi negli obiettivi e nelle valutazionii
Conclusioni
Per avere un'idea di chi ha ragione, di come funziona la scuola italiana, il liceo Parini, la sezione Brocca o (per esempio) la sezione D, l'unico strumento è avere i di prove comuni interne con una correzione incrociata e secondo parametri fissi oppure utilizzare i risultai delle prove esterne
Il test del Politecnico,
I test di medicina
Le certificazioni di lingue
...
i certamen, i concorsi pubblici ...
sono tutte occasioni di confronto e di riflessione sul lavoro e sugli obiettivi che nelle segrete stanze (le classi) si perseguono e si raggiungono.
Comunque i problemi si risolvono da soli, (genio si, genio no) dall'anno prossimo nessuna sezione Brocca sarà avviata al Parini e forse dal 2010 è prevista l'abolizione della sperimentazione stessa. Vedremo.
In attesa della commissione statistica al liceo Parini, ringrazio per la pazienza e attendo riflessioni.
Re: Brocca non Brocca, genio non genio...
Se mi è concesso (e mi è concesso), oserei dire che qui siamo alla fantascienza
Premettendo che l'esperienza di un qualunque genitore, per esperto che sia (se un genitore conoscesse davvero l'ambiente, invero, si guarderebbe bene dallo scrivere certe castronerie) è infinitamente meno attendibile di quella di uno studente: gli studenti hanno la possibilità di un confronto quotidiano, dal quale risulta e risulterà sempre ciò:
In primo luogo, la durezza di un corso non è determinata dal numero di ore complessivo dello stesso. L'equazione "più tempo passato a scuola = studente più preparato in tutto" è evidentemente insostenibile, ma forse la cecità campanilistica di alcuni raggiunge un livello tale di ridicolaggine da negare l'evidenza fattuale.
Lungi da me fare nomi, cognomi ed esempi, ma tutto ciò viene smentito dalla semplice esperienza. Sappiamo tutti che non vige alcun sistema meritocratico: un professore non ottiene la cattedra per i suoi metodi innovativi, non la mantiene per bravura, ma perché deve essere così. Al contrario, il fatto che gli insegnanti del Brocca costituiscano una casta ben circoscritta, impedisce il "ricambio" (ne abbiamo a bizzeffe di docenti decrepiti che passano le ore a lamentarsi delle articolazioni e a favoleggiare di certi alunni meritevoli ormai scomparsi da decenni) e scoraggia l'introduzione di nuovi professori.
Penso che il compito di una scuola non sia quello di creare "bestie da concorsi" e che il livello della preparazione del singolo non dipenda dal numero di competizioni nelle quali si sono raggiunti risultati notevoli. Detto questo, non ravviso alcuna sostanziale differenza tra i risultati degli alunni brocca e gli altri (in proporzione, perché le sezioni brocca sono 1,5 contro le 5,5 non brocca): al contrario, mi sembra ormai assodato che l'eccellenza non è mai garantita da insegnanti e sezioni, ma dalla dedizione personale. Il mito dei "geni del Brocca" esiste solo negli ambienti adulti, noi ragazzi siamo perfettamente consapevoli che si tratta di farneticazioni del corpo insegnante, che insinua false speranze di "superiorità intellettuale" nei genitori. Il Brocca è un corso indubbiamente molto formativo, perché aggiunge il diritto e potenzia la matematica, ma non fornisce una qualità di insegnamento superiore e soprattutto non è il ricettacolo della giovine intellighenzia milanese. Ancora una volta preferirei evitare di menzionare fatti, persone e statistiche, perché penso di potere farne a meno.
Premettendo che l'esperienza di un qualunque genitore, per esperto che sia (se un genitore conoscesse davvero l'ambiente, invero, si guarderebbe bene dallo scrivere certe castronerie) è infinitamente meno attendibile di quella di uno studente: gli studenti hanno la possibilità di un confronto quotidiano, dal quale risulta e risulterà sempre ciò:
4 giorni alla settimana gli studenti escono alle 14, mentre i loro
compagni del tradizionale sono già passati dal bar per l'aperitivo o
hanno sostato per quattro chiacchere fuori dal liceo e, se del "centro"
(residenti nel quadrilatero brera solferino repubblica cavour), hanno
già pranzato.
In primo luogo, la durezza di un corso non è determinata dal numero di ore complessivo dello stesso. L'equazione "più tempo passato a scuola = studente più preparato in tutto" è evidentemente insostenibile, ma forse la cecità campanilistica di alcuni raggiunge un livello tale di ridicolaggine da negare l'evidenza fattuale.
Docenti e Impegno
Essendo progetto autonomo,
anche la didattica segue una diversa programmazione e quindi, più
facilmente che in altre sezioni, i docenti che hanno aderito al
progetto non chiedono trasferimenti e trovano studenti generalmente
votati (dato che l'hanno scelto) allo studio. Più materie, significa
più interrogazioni, più compiti in classe e quindi anche maggiori ore
di studio.
Lungi da me fare nomi, cognomi ed esempi, ma tutto ciò viene smentito dalla semplice esperienza. Sappiamo tutti che non vige alcun sistema meritocratico: un professore non ottiene la cattedra per i suoi metodi innovativi, non la mantiene per bravura, ma perché deve essere così. Al contrario, il fatto che gli insegnanti del Brocca costituiscano una casta ben circoscritta, impedisce il "ricambio" (ne abbiamo a bizzeffe di docenti decrepiti che passano le ore a lamentarsi delle articolazioni e a favoleggiare di certi alunni meritevoli ormai scomparsi da decenni) e scoraggia l'introduzione di nuovi professori.
I genitori e la scuola
Proprio perchè è ora di finirla con ... i geni del Brocca, i genitori chiedono informazioni chiare e basate sui fatti .
I
fatti sono i numeri. Non i voti che ciascun insegnante è libero di
attribuire ai propri studenti, ma i risultati che gli studenti
raggiungono in una competizione con un giudizio esterno e indipendente.
Il giudicante non può giudicare l'esito del proprio lavoro.
Oppure con prove cumuni concordate dai docenti del gruppo materia, condivise nei programmi negli obiettivi e nelle valutazionii
Penso che il compito di una scuola non sia quello di creare "bestie da concorsi" e che il livello della preparazione del singolo non dipenda dal numero di competizioni nelle quali si sono raggiunti risultati notevoli. Detto questo, non ravviso alcuna sostanziale differenza tra i risultati degli alunni brocca e gli altri (in proporzione, perché le sezioni brocca sono 1,5 contro le 5,5 non brocca): al contrario, mi sembra ormai assodato che l'eccellenza non è mai garantita da insegnanti e sezioni, ma dalla dedizione personale. Il mito dei "geni del Brocca" esiste solo negli ambienti adulti, noi ragazzi siamo perfettamente consapevoli che si tratta di farneticazioni del corpo insegnante, che insinua false speranze di "superiorità intellettuale" nei genitori. Il Brocca è un corso indubbiamente molto formativo, perché aggiunge il diritto e potenzia la matematica, ma non fornisce una qualità di insegnamento superiore e soprattutto non è il ricettacolo della giovine intellighenzia milanese. Ancora una volta preferirei evitare di menzionare fatti, persone e statistiche, perché penso di potere farne a meno.
Enixa- Numero di messaggi : 4
utente : studente
Data d'iscrizione : 26.11.08
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