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Auletta "privé" - articolo - corriere.it 13 marzo 2009
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Auletta "privé" - articolo - corriere.it 13 marzo 2009
Aula autogestita al Parini
Raccolte 400 firme
Quattrocento firme. «Per la riapertura dell' auletta». Raccolte dagli studenti del collettivo nelle classi del liceo classico Parini. Perché «vogliamo i nostri spazi». Ma l' appello non si ferma alla raccolta di firme, presentate al consiglio d' istituto. Non essendo stati ricevuti dal preside, Carlo Pedretti, i ragazzi hanno deciso una nuova protesta. Oggi monteranno un gazebo, nel cortile della scuola, con la scritta: «Immaginate che questa sia la nostra auletta». Una saletta con tanto di musica all' intervallo, materiale informativo («Dalla legge Gelmini al pacchetto sicurezza») e fotografie. «Tutto quello che potrebbe contenere uno spazio da noi autogestito». Una dimostrazione che «siamo responsabili». Per Elena, rappresentante d' istituto, anche «se non otteremo nulla, andremo avanti. La scuola è con noi: la metà degli studenti ha firmato per la riapertura». Il dirigente aveva chiuso l' auletta due anni fa per «motivi igienici». Dalla classe «uscivano scarafaggi e animali di ogni tipo». Da qui la decisione di togliere «lo spazio autogestito». (b.arg.)
Argentieri Benedetta
Pagina 6
(13 marzo 2009) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2009/marzo/13/Aula_autogestita_Parini_Raccolte_400_co_7_090313029.shtml
Raccolte 400 firme
Quattrocento firme. «Per la riapertura dell' auletta». Raccolte dagli studenti del collettivo nelle classi del liceo classico Parini. Perché «vogliamo i nostri spazi». Ma l' appello non si ferma alla raccolta di firme, presentate al consiglio d' istituto. Non essendo stati ricevuti dal preside, Carlo Pedretti, i ragazzi hanno deciso una nuova protesta. Oggi monteranno un gazebo, nel cortile della scuola, con la scritta: «Immaginate che questa sia la nostra auletta». Una saletta con tanto di musica all' intervallo, materiale informativo («Dalla legge Gelmini al pacchetto sicurezza») e fotografie. «Tutto quello che potrebbe contenere uno spazio da noi autogestito». Una dimostrazione che «siamo responsabili». Per Elena, rappresentante d' istituto, anche «se non otteremo nulla, andremo avanti. La scuola è con noi: la metà degli studenti ha firmato per la riapertura». Il dirigente aveva chiuso l' auletta due anni fa per «motivi igienici». Dalla classe «uscivano scarafaggi e animali di ogni tipo». Da qui la decisione di togliere «lo spazio autogestito». (b.arg.)
Argentieri Benedetta
Pagina 6
(13 marzo 2009) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2009/marzo/13/Aula_autogestita_Parini_Raccolte_400_co_7_090313029.shtml
Auletta "privé" - articolo - corriere.it 13 marzo 2009 :: Commenti
auletta- archivio storico - corriere.it e repubblica.it - febbraio 2008
Essendo un liceo che FA NOTIZIA, gli archivi dei quotidiani offrono, a chi non ricorda o non c'era, la storia recente "dell'auletta del Parini".
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http://archiviostorico.corriere.it/2008/febbraio/29/Parini_blitz_dei_disobbedienti_Aula_co_7_080229040.shtml
Tensione Protestano gli studenti sgomberati, il preside offre un altro spazio
Parini, blitz dei disobbedianti Aula occupata, arriva la polizia
Dieci meno dieci di ieri mattina, primo intervallo tra le lezioni, liceo classico «Giuseppe Parini». È l' ora del blitz. Un gruppo di ragazzi trova l' auletta studentesca aperta, entra, sfila le porte dai cardini, chiama i compagni a raccolta e annuncia subito l' inaugurazione di una mostra fotografica. Occupazione di uno spazio vietato, chiuso dal preside nel giugno scorso. E proprio il direttore dell' istituto, Carlo Pedretti, telefona alla polizia. Sgombero tra polemiche e volantini di protesta. Nella tarda mattinata, la soluzione: agli studenti viene concessa un' altra stanza. Ma il collettivo Rebelde rilancia: «È diseducativo far entrare la Digos a scuola». L' auletta divide ancora. Gli studenti la chiamano così da sempre. Qui sono state organizzate manifestazioni, autogestioni, occupazioni. Il presidente del Parini l' ha prima sprangata, poi murata e a quattro giorni dalla fine dell' ultimo anno scolastico ha cambiato la serratura delle porte. Le raccolte di firme degli studenti? «Ignorate», dicono i ragazzi. Fuori tutti, fino a ieri. Così Elena, esponente del Collettivo Rebelde: «È bastato il passaparola a riempire l' auletta, oltre 200 compagni, non ci stavamo tutti». Perché l' occupazione? «Per avere spazi liberi, non vogliamo distruggere niente». La rassicurazione non basta. In via Goito arriva la polizia. Occupanti cacciati e porte rimontate tra i fischi. Poi, il preside concede un colloquio agli studenti e si arriva a una mediazione: un' altra aula resta a disposizione dei ragazzi sia la mattina sia nel pomeriggio. Il Collettivo assicura: «Sarà uno spazio a disposizione di tutti». Inizia così, al Parini, la settimana di mobilitazione nelle scuole. Nel liceo di via Goito è stata messa in calendario un' assemblea sul tema «Omosessualità, oggi». L' istituto Natta è già in autogestione. Obiettivo: il corteo studentesco del 7 marzo. Lo slogan: «Più autodeterminazione, meno Vaticano!».
Stella Armando
Pagina 5
(29 febbraio 2008) - Corriere della Sera
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http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/02/29/parini-la-polizia-sgombera-gli-studenti.html
Parini, la polizia sgombera gli sudenti-
Repubblica- 29 febbraio 2008 pagina 9 sezione Milano
E' dovuta arrivare la polizia ieri al liceo classico Parini per sgombrare un' aula che era stata occupata abusivamente dagli studenti del collettivo Rebelde. In cento durante l' intervallo erano entrati nella stanza al piano terra che il preside Carlo Pedretti nel giugno scorso aveva fatto chiudere a chiave, dopo che per anni era stata sede di collettivi e assemblee. Un blitz scattato alle 9.50, quando i ragazzi hanno sfilato la porta dai cardini e si sono ripresi quella "auletta" che considerano loro. Hanno anche raccolto 200 firme, che avrebbero voluto consegnare al preside per discutere delle ragioni del loro gesto. Ma Pedretti, che ieri ha addirittura ragionato sulla possibilità di denunciare i ragazzi, ha preferito chiamare la polizia: tre agenti in borghese arrivati a scuola in dieci minuti che, con l' aiuto dei bidelli, hanno rimesso la porta al suo posto. Nel quarto d' ora di occupazione gli studenti hanno appeso ai muri alcune fotografie (fra cui quelle della mostra sull' omosessualità "Vade Retro"), a improvvisare una libreria e a tenere un' assemblea per festeggiare «la liberazione di uno spazio che ci spetta, dal momento che noi studenti per riunirci abbiamo una sola aula e per avere le chiavi bisogna ogni volta fare richieste ufficiali», come spiega uno studente del collettivo, legato al centro sociale Cantiere. Approfittando dell' assemblea, qualche vandalo ha sfondato le inferriate che difendevano la porta in vetro affacciata sul cortile. A mezzogiorno, andata via la polizia e con gli studenti in classe, il preside annunciato ai rappresentanti d' istituto che concederà agli studenti la possibilità di ritrovarsi in un' aula durante i dieci minuti d' intervallo per leggere e discutere. Questa mattina intanto i ragazzi del collettivo consegneranno a Pedretti la lista delle firme raccolte, prova generale di dialogo dopo un gesto che anche fra i compagni di scuola ha destato perplessità. Per Giovanni Parmeggiani, rappresentante d' istituto eletto con la lista Alternativa Aperta, «è giusto chiedere uno spazio per noi studenti, ma non scardinare le porte della scuola. Inoltre, se il preside l' anno scorso ha chiuso l' aula è perché era diventata una fumeria, un luogo di svacco». L' occupazione dell' aula al Parini è il primo atto di una nuova ondata di contestazioni nelle scuole milanesi annunciata dal Coordinamento dei collettivi per le prossime settimane, con distribuzione di preservativi nei licei per dire no «all' invadenza del Vaticano in fatto di libertà personali». -
FRANCO VANNI
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Ultima modifica di Bond il Sab Mar 14, 2009 12:43 pm - modificato 1 volta.
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http://archiviostorico.corriere.it/2008/febbraio/29/Parini_blitz_dei_disobbedienti_Aula_co_7_080229040.shtml
Tensione Protestano gli studenti sgomberati, il preside offre un altro spazio
Parini, blitz dei disobbedianti Aula occupata, arriva la polizia
Dieci meno dieci di ieri mattina, primo intervallo tra le lezioni, liceo classico «Giuseppe Parini». È l' ora del blitz. Un gruppo di ragazzi trova l' auletta studentesca aperta, entra, sfila le porte dai cardini, chiama i compagni a raccolta e annuncia subito l' inaugurazione di una mostra fotografica. Occupazione di uno spazio vietato, chiuso dal preside nel giugno scorso. E proprio il direttore dell' istituto, Carlo Pedretti, telefona alla polizia. Sgombero tra polemiche e volantini di protesta. Nella tarda mattinata, la soluzione: agli studenti viene concessa un' altra stanza. Ma il collettivo Rebelde rilancia: «È diseducativo far entrare la Digos a scuola». L' auletta divide ancora. Gli studenti la chiamano così da sempre. Qui sono state organizzate manifestazioni, autogestioni, occupazioni. Il presidente del Parini l' ha prima sprangata, poi murata e a quattro giorni dalla fine dell' ultimo anno scolastico ha cambiato la serratura delle porte. Le raccolte di firme degli studenti? «Ignorate», dicono i ragazzi. Fuori tutti, fino a ieri. Così Elena, esponente del Collettivo Rebelde: «È bastato il passaparola a riempire l' auletta, oltre 200 compagni, non ci stavamo tutti». Perché l' occupazione? «Per avere spazi liberi, non vogliamo distruggere niente». La rassicurazione non basta. In via Goito arriva la polizia. Occupanti cacciati e porte rimontate tra i fischi. Poi, il preside concede un colloquio agli studenti e si arriva a una mediazione: un' altra aula resta a disposizione dei ragazzi sia la mattina sia nel pomeriggio. Il Collettivo assicura: «Sarà uno spazio a disposizione di tutti». Inizia così, al Parini, la settimana di mobilitazione nelle scuole. Nel liceo di via Goito è stata messa in calendario un' assemblea sul tema «Omosessualità, oggi». L' istituto Natta è già in autogestione. Obiettivo: il corteo studentesco del 7 marzo. Lo slogan: «Più autodeterminazione, meno Vaticano!».
Stella Armando
Pagina 5
(29 febbraio 2008) - Corriere della Sera
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http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/02/29/parini-la-polizia-sgombera-gli-studenti.html
Parini, la polizia sgombera gli sudenti-
Repubblica- 29 febbraio 2008 pagina 9 sezione Milano
E' dovuta arrivare la polizia ieri al liceo classico Parini per sgombrare un' aula che era stata occupata abusivamente dagli studenti del collettivo Rebelde. In cento durante l' intervallo erano entrati nella stanza al piano terra che il preside Carlo Pedretti nel giugno scorso aveva fatto chiudere a chiave, dopo che per anni era stata sede di collettivi e assemblee. Un blitz scattato alle 9.50, quando i ragazzi hanno sfilato la porta dai cardini e si sono ripresi quella "auletta" che considerano loro. Hanno anche raccolto 200 firme, che avrebbero voluto consegnare al preside per discutere delle ragioni del loro gesto. Ma Pedretti, che ieri ha addirittura ragionato sulla possibilità di denunciare i ragazzi, ha preferito chiamare la polizia: tre agenti in borghese arrivati a scuola in dieci minuti che, con l' aiuto dei bidelli, hanno rimesso la porta al suo posto. Nel quarto d' ora di occupazione gli studenti hanno appeso ai muri alcune fotografie (fra cui quelle della mostra sull' omosessualità "Vade Retro"), a improvvisare una libreria e a tenere un' assemblea per festeggiare «la liberazione di uno spazio che ci spetta, dal momento che noi studenti per riunirci abbiamo una sola aula e per avere le chiavi bisogna ogni volta fare richieste ufficiali», come spiega uno studente del collettivo, legato al centro sociale Cantiere. Approfittando dell' assemblea, qualche vandalo ha sfondato le inferriate che difendevano la porta in vetro affacciata sul cortile. A mezzogiorno, andata via la polizia e con gli studenti in classe, il preside annunciato ai rappresentanti d' istituto che concederà agli studenti la possibilità di ritrovarsi in un' aula durante i dieci minuti d' intervallo per leggere e discutere. Questa mattina intanto i ragazzi del collettivo consegneranno a Pedretti la lista delle firme raccolte, prova generale di dialogo dopo un gesto che anche fra i compagni di scuola ha destato perplessità. Per Giovanni Parmeggiani, rappresentante d' istituto eletto con la lista Alternativa Aperta, «è giusto chiedere uno spazio per noi studenti, ma non scardinare le porte della scuola. Inoltre, se il preside l' anno scorso ha chiuso l' aula è perché era diventata una fumeria, un luogo di svacco». L' occupazione dell' aula al Parini è il primo atto di una nuova ondata di contestazioni nelle scuole milanesi annunciata dal Coordinamento dei collettivi per le prossime settimane, con distribuzione di preservativi nei licei per dire no «all' invadenza del Vaticano in fatto di libertà personali». -
FRANCO VANNI
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Ultima modifica di Bond il Sab Mar 14, 2009 12:43 pm - modificato 1 volta.
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