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Global Teacher Status Index insegnanti italiani agli ultimi posti
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Global Teacher Status Index insegnanti italiani agli ultimi posti
L’indagine condtta in 21 paesi
In Cina i docenti che godono
di uno status migliore
La condizione degli insegnanti italiani è così infelice da collocarli al 18° posto, su 21, del nuovo Varkey Gems 2013 Global Teacher Status Index, pubblicato dalla Fondazione Varkey Gems. Un’indagine che analizza lo status degli insegnanti in 21 paesi ed è il primo tentativo volto a confrontare su scala mondiale l’atteggiamento nei loro confronti.
Redatto da Peter Dolton, professore di Economia presso l’Università del Sussex e da Oscar Marcenaro-Gutierrez, professore associato presso il Dipartimento di statistica ed econometria dell’Università di Malaga, il Varkey Gems 2013 Global Teacher Status Index è un sondaggio condotto su mille persone intervistate in ciascun paese oggetto di studio: Brasile, Cina, Repubblica Ceca, Egitto, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Israele, Italia, Giappone, Paesi bassi, Nuova zelanda, Portogallo, Regno Unito, Turchia, Singapore, Corea del Sud, Spagna, Svizzera e Stati Uniti d’America.
Secondo le valutazioni dell’indice, gli insegnanti che godono di uno status migliore si trovano in Cina, mentre gli insegnanti israeliani sono quelli che vivono la condizione peggiore. L’indice rivela che in Cina, Corea del Sud, Turchia, Egitto e Grecia gli insegnanti sono rispettati molto più che in tutti gli altri paesi europei e anglosassoni.
Nonostante il basso status degli insegnanti in Italia, l’indice piazza il nostro paese al secondo posto per quanto riguarda l’influenza degli insegnanti nella vita scolastica degli italiani, subito dietro la Finlandia. Agli intervistati in questi 21 paesi sono state poste domande per capire come l’insegnamento sia considerato rispetto ad altre professioni, se gli stipendi degli insegnanti siano ritenuti equi, se le persone incoraggerebbero i propri figli a dedicarsi all’insegnamento e in che misura le persone ritengono che gli studenti rispettino gli insegnanti.
Si è anche fatto un confronto sull’atteggiamento verso gli insegnanti occupati nella scuola primaria e in quella di secondo grado e nei confronti dei dirigenti scolastici, ed è stato anche valutato l’atteggiamento generale verso il sistema didattico. Per finire è stato chiesto agli intervistati se, a loro avviso, i sindacati della scuola avessero un potere eccessivo in materia di stipendi e condizioni lavorative degli insegnanti.
In passato ci sono stati numerosi raffronti sul scala internazionale nel campo dell’istruzione, quali ad esempio il Programma per la Valutazione Internazionale dell’allievo (più noto con l’acronimo Pisa) e il rapporto Education at a Glance, pubblicato ogni anno dall’Ocse. Tuttavia è la prima volta che viene svolto uno studio comparativo sulle condizioni degli insegnanti nel mondo.
lastampa.it:oops:
In Cina i docenti che godono
di uno status migliore
La condizione degli insegnanti italiani è così infelice da collocarli al 18° posto, su 21, del nuovo Varkey Gems 2013 Global Teacher Status Index, pubblicato dalla Fondazione Varkey Gems. Un’indagine che analizza lo status degli insegnanti in 21 paesi ed è il primo tentativo volto a confrontare su scala mondiale l’atteggiamento nei loro confronti.
Redatto da Peter Dolton, professore di Economia presso l’Università del Sussex e da Oscar Marcenaro-Gutierrez, professore associato presso il Dipartimento di statistica ed econometria dell’Università di Malaga, il Varkey Gems 2013 Global Teacher Status Index è un sondaggio condotto su mille persone intervistate in ciascun paese oggetto di studio: Brasile, Cina, Repubblica Ceca, Egitto, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Israele, Italia, Giappone, Paesi bassi, Nuova zelanda, Portogallo, Regno Unito, Turchia, Singapore, Corea del Sud, Spagna, Svizzera e Stati Uniti d’America.
Secondo le valutazioni dell’indice, gli insegnanti che godono di uno status migliore si trovano in Cina, mentre gli insegnanti israeliani sono quelli che vivono la condizione peggiore. L’indice rivela che in Cina, Corea del Sud, Turchia, Egitto e Grecia gli insegnanti sono rispettati molto più che in tutti gli altri paesi europei e anglosassoni.
Nonostante il basso status degli insegnanti in Italia, l’indice piazza il nostro paese al secondo posto per quanto riguarda l’influenza degli insegnanti nella vita scolastica degli italiani, subito dietro la Finlandia. Agli intervistati in questi 21 paesi sono state poste domande per capire come l’insegnamento sia considerato rispetto ad altre professioni, se gli stipendi degli insegnanti siano ritenuti equi, se le persone incoraggerebbero i propri figli a dedicarsi all’insegnamento e in che misura le persone ritengono che gli studenti rispettino gli insegnanti.
Si è anche fatto un confronto sull’atteggiamento verso gli insegnanti occupati nella scuola primaria e in quella di secondo grado e nei confronti dei dirigenti scolastici, ed è stato anche valutato l’atteggiamento generale verso il sistema didattico. Per finire è stato chiesto agli intervistati se, a loro avviso, i sindacati della scuola avessero un potere eccessivo in materia di stipendi e condizioni lavorative degli insegnanti.
In passato ci sono stati numerosi raffronti sul scala internazionale nel campo dell’istruzione, quali ad esempio il Programma per la Valutazione Internazionale dell’allievo (più noto con l’acronimo Pisa) e il rapporto Education at a Glance, pubblicato ogni anno dall’Ocse. Tuttavia è la prima volta che viene svolto uno studio comparativo sulle condizioni degli insegnanti nel mondo.
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Gilberto Carron- Numero di messaggi : 518
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