Preside ai genitori «Impedite i gavettoni alla fine dell' anno»

La circolare sta per essere inviata a tutti i genitori di studenti del liceo «Parini»: «Cari signori, siete invitati a venire a prendere a scuola i vostri figliuoli il prossimo 12 giugno». Non si tratta di consegna di diplomi o di cerimonie ufficiali. Carlo Pedretti, preside del liceo classico di via Goito, ha trovato questo escamotage per evitare i danni da ultimo giorno di lezioni. Con una chiamata a raccolta degli adulti, soprattutto dei rappresentanti di classe, ha posto (o tentato di porre) un argine alle battaglie di fine anno: uova, gavettoni, farina, schiuma da barba. Ultimi giorni di scuola, il terrore dei presidi si avvicina. E cioè la solita battaglia a base di uova, farina e schiuma organizzata dai ragazzi per festeggiare la fine delle lezioni. A nulla, negli scorsi anni, sono valse perquisizioni (degli zaini, dove venivano nascoste le munizioni) e minacce. La giornata si concludeva sempre con un bilancio da day after: palazzi imbrattati, negozianti inferociti, danneggiamenti di auto e moto. E sì che i presidi le hanno provate tutte: ultima campanella fatta suonare con un giorno di anticipo per spiazzare i «festeggianti», orari di entrata e uscita scaglionati per limitare i danni. Niente da fare. Ma quest' anno il preside del liceo classico Parini, Carlo Pedretti, ha deciso di cambiare rotta. «Ho solo usato il buon senso e fatto un richiamo alla responsabilità di tutti» sorride. L' arma segreta: una circolare in cui il dirigente invita tutti i genitori a venire a prendere i figli davanti a scuola sabato 12 giugno, ultimo giorno di lezioni. Trovata tra il diabolico e il geniale, ma Pedretti si schermisce: «Si tratta semplicemente di comportarsi in modo corretto». Soprattutto dopo anni di gavettoni in via Goito che hanno irritato passanti, commercianti, professori. «Ci si può divertire in tanti altri modi» continua il dirigente. E c' è un messaggio aggiuntivo: «In fondo gli scrutini non sono finiti e si sa, la condotta incide sul risultato finale». Infine, leggera apertura sul concerto di fine anno: «Lo organizzino fuori dal liceo e vedremo di venir loro incontro». Ma il pensiero torna ancora agli adulti: «Spero solo che accolgano il mio invito». Annachiara Sacchi RIPRODUZIONE RISERVATA

Sacchi Annachiara


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(5 giugno 2010) - Corriere della Sera