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Messaggio  007 Ven Feb 05, 2010 10:38 am

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Ecco come saranno le scuole superiori targate Gelmini
di Claudio Tucci

Licei: arrivano i nuovi indirizzi artistico e delle scienze umane. Ci sarà un liceo scientifico tecnologico, dove non è previsto lo studio del latino, mentre il liceo delle scienze umane (ex magistrale) avrà un indirizzo giuridico economico, anch'esso senza latino. Al classico, sarà introdotto l'insegnamento della lingua straniera per l'intero quinquennio. Il liceo linguistico, invece, prevederà l'insegnamento di 3 lingue straniere. Dalla terza classe, un insegnamento non linguistico sarà impartito in lingua straniera e dalla quarta, pure, un secondo insegnamento. Tra le new entry ci saranno il liceo musicale e coreutico, articolato nelle 2 sezioni musicale coreutica, e il liceo delle scienze umane, che prenderà il posto del liceo socio-psicopedagogico. In tutti i corsi di studio ci sarà una riduzione dell'orario scolastico: 27 ore settimanali nel primo biennio del liceo classico, scientifico, linguistico e delle scienze umane; 32 ore nel liceo musicale e coreutico; 34 ore nei licei artistici, che prenderanno il posto degli attuali istituti d'arte; 32 ore settimanali negli istituti tecnici e professionali. Attualmente, grazie anche alle sperimentazioni, l'orario settimanale di quasi tutti gli indirizzi di studio oscilla fra le 32 e le 36 ore settimanali. A livello gestionale, infine, dipartimenti disciplinari e comitato scientifico, costituiranno le nuove articolazioni del collegio docenti, senza, però, sottolinea il regolamento, «ledere la sovranità del collegio docenti stesso».Si inizia dal primo anno. Si inizia solo dal primo anno? Al momento, sembra l'ipotesi più plausibile. Anche perché tutti i pareri, al momento, acquisiti dal Governo (nell'ordine, Consiglio nazionale della pubblica istruzione, Conferenza unificata, Consiglio di Stato), oltre il dibattito che sta accompagnando la riforma, è stato unanimamente chiesto di partire solo con le prime classi e di lasciar continuare tutte le altre secondo il vecchio ordinamento, per evitare il cambio di binario in corsa ai ragazzi che hanno già cominciato il percorso di studi. Al momento dell'approvazione definitiva della riforma da parte del Consiglio dei ministri si saprà se la richiesta verrà accolta, anche se tutti i segnali da Viale Trastevere vanno già in questa direzione. È bene, comunque, evidenziare che il riordino soltanto nelle prime classi significherebbe, per Palazzo Chigi, rinunciare ai risparmi attesi dalle riduzioni d'orario introdotte dalla riforma. E, quindi, a parte dei soldi, da girare per la valorizzazione del merito del personale della scuola.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2010/01/riforma-scuole-superiori-vademecum-abc_2.shtml


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Messaggio  007 Ven Feb 05, 2010 10:44 am

oreVia libera alla riforma delle scuole superiori
di Claudio Tucci

4 febbraio 2010

Riforma scuole superiori: disco verde dal Senato

Via libera del Consiglio dei ministri alla riforma che riordina l'istruzione secondaria superiore. Sono stati approvati i 3 decreti presidenziali che riordinano licei, istituti tecnici e professionali. È una «riforma epocale», ha detto il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, che «non ha impronta ideologica, che non è viziata da pregiudizi di sorta». Una riforma necessaria per il premier Silvio Berlusconi, perché «la scuola attuale non sforna ragazzi con cognizioni adeguate alle richieste del mondo del lavoro».

Si partirà dalle prime classi, ma ci saranno meno indirizzi e meno ore, per assicurare, comunque, i tagli di spesa previsti dalla manovra 2008. Dal prossimo primo settembre, prenderanno il via le nuove superiori targate Gelmini.

I licei diventeranno 6: classico, scientifico, artistico, linguistico, musicale-coreutico e delle scienze umane, questi ultimi 2 vere novità. All'ultimo anno, si potrà studiare una materia in inglese o in una seconda lingua comunitaria. Nei tecnici, ci saranno 2 ambiti di studio (economico e tecnologico), suddivisi in 11 indirizzi, con meno ore da passare tra i banchi e più laboratori. Nei professionali (due settori per un totale di sei indirizzi) saranno rafforzate le materie specifiche del corso di studi e ci sarà una maggiore flessibilità dell'offerta formativa.
Chiaro l'obiettivo di stringere legami più forti con il mondo delle imprese, a cui mancano circa 54mila diplomati tecnici-professionali.

La riforma è stata corretta, in corsa, in base alle richieste avanzate dalle commissioni parlamentari di Camera e Senato, dal Consiglio di stato e dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione. Viale Trastevere ha, comunque, giocato d'anticipo, posticipando di un mese le iscrizioni alle superiori (fino al 26 marzo prossimo), proprio per consentire a famiglie, studenti, addetti ai lavori, la più ampia attività di informazione e orientamento sulla riorganizzazione dell'intero settore, che ha visto l'eliminazione degli oltre 396 indirizzi sperimentali.
Si comincerà, piano: dalle sole prime classe. Ma il ministero dovrà comunque effettuare i tagli imposti dalla legge 133 del 2008. Perciò nei tecnici e nei professionali, già dal prossimo anno seconde, terze e quarte avranno un taglio dell'orario: da 36 a 32 ore. Gli studenti coinvolti dal taglio di ore avranno una rimodulazione del percorso di studi. Nei licei, invece, è stata rafforzata l'area scientifica con 66 ore annue nel biennio. Quanto alle polemiche sulla geografia, nei tecnici viene ripristinata, negli indirizzi liceali sarà comunque accorpata a storia.
Sul fronte, invece, della "governance" scolastica, si accolgono le osservazioni di Palazzo Spada: dipartimenti e comitati tecnico-scientifici sono "derubricati" al rango di mere opportunità. Niente di fatto, invece, sul fronte dei regolamenti attuativi della riforma: Parlamento e giudici amministrativi volevano fossero adottati con atti a contenuto normativo, mentre saranno solo "linee guida".

Dal Senato, arrivano, poi, novità sul fronte salva-precari. Ieri, il Governo ha presentato un emendamento, al milleproroghe, per estendere, anche, al prossimo anno scolastico (2010/2011) gli effetti del decreto, approvato in autunno, che, come si sa, garantisce uno stipendio (sotto forma di indennità di disoccupazione) a docenti e personale amministrativo rimasto senza supplenze per via dei tagli al personale della scuola. Lo speciale "paracadute", che ha visto chiudere le domande di inserimento nelle liste prioritarie lo scorso 14 gennaio, secondo recenti dati diffusi, nei giorni scorsi, dalla Uil Scuola, ha interessato, quest'anno, circa 21mila precari: per l'esattezza, 16.543 docenti e 4.529 Ata. Discreta, anche la com-partecipazione regionale: hanno messo sul piatto circa 150 milioni, che saranno investiti per utilizzare questi lavoratori in progetti di utilità sociale e formativi.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2010/02/riforma-superiori-cdm.shtml?uuid=ff1ac21a-1171-11df-b2d8-92dd20be9017&DocRulesView=Libero&correlato


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Messaggio  007 Ven Feb 05, 2010 10:52 am

Meno ore e meno professori
Ecco la nuova scuola superiore
di SALVO INTRAVAIA

Ecco la scuola superiore targata Gelmini. Dal prossimo mese di settembre la scuola secondaria di secondo grado, ferma sostanzialmente al 1923, verrà riformata. E saranno tantissime le novità che interesseranno per il momento i 500 mila ragazzini delle scuole medie italiane in procinto di scegliere come proseguire gli studi, ma anche il milione di studenti che frequentano le classi intermedie (seconde, terze e quarte classi) degli istituti tecnici e professionali. Vediamo perché. Dopo un tira e molla durato diversi mesi, i sindacati, le commissioni Cultura di Camera e Senato sono riusciti a strappare un avvio soft della riforma: si partirà dalle sole prime classi. Ma per tagliare oltre 17 mila cattedre in appena due anni (il 2010/2011 e il 2011/2012) i tecnici del ministero dell'Istruzione, sotto l'occhio vigile dei colleghi dell'Economia, hanno dovuto rivoluzionare i quadri-orario dei tecnici e professionali. E così, dal prossimo mese di settembre, quasi un milione di studenti che frequentano le seconde, terze e quarte classi di tecnici e professionali si vedranno scontare le ore settimanali di studio. Secondo un modello che non è stato ancora presentato.

L'architettura. Dal prossimo anno scolastico la scelta sarà ridotta ad un numero relativamente concentrato di opzioni. E gli oltre 500 indirizzi (tra ordinamenti, sperimentazioni e progetti assistiti) tra i quali occorreva orientarsi fino all'anno in corso, saranno un ricordo. I licei avranno soltanto 6 indirizzi (artistico, scientifico, classico, delle scienze umane, linguistico e musicale/coreutico). Ma considerando i 6 indirizzi del nuovo liceo artistico (arti figurative; architettura e ambiente; audiovisivo e multimedia; design; grafica; scenografia), l'opzione aggiuntiva per lo scientifico (delle scientifico delle "scienze applicate"), quella "economico-sociale" per il liceo delle scienze umane e i due indirizzi del musicale e coreutico si arriva a 14 indirizzi. Gli istituti tecnici saranno in tutto 11 (Amministrativo, finanza e marketing; Turismo; Meccanica, meccatronica ed energia; Trasporti e logistica; Elettronica ed elettrotecnica; Informatica e telecomunicazioni; Grafica e comunicazione; Chimica, materiali e biotecnologie; Sistema moda; Agraria e agroindustria; Costruzioni, ambiente e territorio) , suddivisi in due settori (economico e tecnologico). Mentre i professionali diventano 6, suddivisi in due settori (dei servizi e industria e artigianato): Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale; Servizi socio-sanitari; Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera; Servizi commerciali; Produzioni artigianali e industriali; Servizi per la manutenzione e l'assistenza tecnica.

Le ore di lezione. Tutti i licei, ad eccezione di quello artistico e del classico, avranno 27 ore di lezioni settimanali al biennio e 30 ore a settimana al triennio. Al classico si studierà di più: 31 ore settimanali negli ultimi tre anni. Mentre al liceo artistico, per via delle materie di indirizzo che richiedono parecchie ore di esercitazione, si arriverà a 34 ore al biennio e 35 al triennio. Saranno invece 32 ore settimanali, per tutti e 5 gli anni, al liceo musicale e coreutico, che però inizierà in sordina: 40 sezioni di liceo musicale e 10 di liceo coreutico in tutta Italia. Nei tecnici e negli istituti professionali l'orario settimanale è stato invece calibrato su 32 ore, con un numero congruo di attività laboratoriale.

Autonomia. I curricula predisposti dal ministero possono essere modificati, entro certi limiti, dai singoli collegi dei docenti. Al biennio, i nuovi licei potranno ritagliare il 20 per cento del monte ore annuo per attivare insegnamenti opzionali. Quota che sale al 30 per cento al triennio. In questo modo, ogni liceo potrà "personalizzare" l'offerta formativa per renderla più vicina alle esigenze dell'utenza e del territorio. La quota di flessibilità nei tecnici e nei professionali è ancora più elevate e può superare la metà delle ore annue.

http://www.repubblica.it/scuola/2010/02/04/news/riforma_scheda-2185069/
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