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Segnalato sul blog di Max: il curriculum degli insegnanti in rete
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Segnalato sul blog di Max: il curriculum degli insegnanti in rete
Finirà in rete il curriculum di un milione di insegnanti
Scritto il 8 Ottobre 2010 da Max Bruschi qui
di Lorenzo Salvia, Corriere della Sera, 8 ottobre 2010
ROMA — Il curriculum degli insegnanti diventerà pubblico. Genitori e studenti lo potranno consultare direttamente su internet, per vedere dove ha studiato la loro maestra o il loro professore di matematica, dove ha insegnato prima di arrivare nel liceo dove lavora adesso, se conosce l’inglese o sa usare il computer. Una specie di «etichetta degli ingredienti» che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe aiutare famiglie e studenti a scegliere in modo trasparente la scuola più adatta alle proprie esigenze. «L’anagrafe nazionale telematica dei docenti», questo il nome ufficiale, è prevista da un regolamento firmato dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. Un lungo documento che due giorni fa, dopo una serie di rinvii, ha superato l’esame del Consiglio nazionale della pubblica istruzione e che in realtà riguarda un’altra questione, le nuove classi di concorso per i docenti. Ma in quel testo, all’ultimo momento, il consigliere del ministro Max Bruschi ha infilato il passaggio sui curriculum.
Dice il nuovo articolo 4 del regolamento che l’anagrafe dei docenti sarà pubblicata direttamente sul sito internet del ministero dell’Istruzione. Per ogni insegnante—oltre ai «dati anagrafici» e quindi al luogo e alla data di nascita — saranno elencate una serie di voci standard: il titolo di studio, cioè laurea o diploma; le abilitazioni, cioè le materie che può insegnare; la scuola dove insegna e quelle dove ha lavorato prima; le eventuali pubblicazioni di libri o articoli; le eventuali specializzazioni, cioè i corsi seguiti dopo la laurea o il diploma; le certificazioni «con particolare riferimento alla lingue straniere e alle competenze informatiche». Sul sito del ministero finirà il curriculum di tutti gli insegnanti, dalle materne alle superiori, sia di ruolo che precari se inseriti nella graduatorie permanenti, quelle dove si pesca per le supplenze annuali. In tutto quasi un milione di persone.
Chi riempirà le voci dell’anagrafe? Con ogni probabilità toccherà agli uffici scolastici regionali e provinciali occuparsi della pratica, con il controllo successivo dei diretti interessati. Ma per sapere come funzionerà nel dettaglio la procedura bisogna aspettare ancora qualche settimana. Dopo il via libera del Consiglio superiore della pubblica istruzione di due giorni fa adesso il parere sarà trasmesso al Parlamento per il parere delle commissioni (obbligatorio ma non vincolante) per poi passare in consiglio dei ministri. I tecnici del ministero dell’Istruzione dicono che il sistema potrebbe andare a regime a partire dall’inizio del 2011, comunque in tempo per il prossimo anno scolastico. E assicurano che l’obiettivo è aiutare famiglie e studenti a capire in che scuola stanno per entrare, in modo da valutare le alternative possibili. Solo pochi mesi fa il ministero dell’Istruzione aveva messo a punto un’altra anagrafe, quella degli studenti, suscitando la protesta dell’opposizione che aveva parlato di schedatura. Proprio ieri una circolare ha fissato i termini di quest’altra operazione: i dati degli studenti saranno raccolti in tutte le scuole, pubbliche e private, a partire dalla prossima settimana ed entro la fine di ottobre. Oggi studenti in piazza contro i tagli del governo e un’ora di sciopero in tutte le scuole per la protesta proclamata dalla Cgil.
Scritto il 8 Ottobre 2010 da Max Bruschi qui
di Lorenzo Salvia, Corriere della Sera, 8 ottobre 2010
ROMA — Il curriculum degli insegnanti diventerà pubblico. Genitori e studenti lo potranno consultare direttamente su internet, per vedere dove ha studiato la loro maestra o il loro professore di matematica, dove ha insegnato prima di arrivare nel liceo dove lavora adesso, se conosce l’inglese o sa usare il computer. Una specie di «etichetta degli ingredienti» che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe aiutare famiglie e studenti a scegliere in modo trasparente la scuola più adatta alle proprie esigenze. «L’anagrafe nazionale telematica dei docenti», questo il nome ufficiale, è prevista da un regolamento firmato dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. Un lungo documento che due giorni fa, dopo una serie di rinvii, ha superato l’esame del Consiglio nazionale della pubblica istruzione e che in realtà riguarda un’altra questione, le nuove classi di concorso per i docenti. Ma in quel testo, all’ultimo momento, il consigliere del ministro Max Bruschi ha infilato il passaggio sui curriculum.
Dice il nuovo articolo 4 del regolamento che l’anagrafe dei docenti sarà pubblicata direttamente sul sito internet del ministero dell’Istruzione. Per ogni insegnante—oltre ai «dati anagrafici» e quindi al luogo e alla data di nascita — saranno elencate una serie di voci standard: il titolo di studio, cioè laurea o diploma; le abilitazioni, cioè le materie che può insegnare; la scuola dove insegna e quelle dove ha lavorato prima; le eventuali pubblicazioni di libri o articoli; le eventuali specializzazioni, cioè i corsi seguiti dopo la laurea o il diploma; le certificazioni «con particolare riferimento alla lingue straniere e alle competenze informatiche». Sul sito del ministero finirà il curriculum di tutti gli insegnanti, dalle materne alle superiori, sia di ruolo che precari se inseriti nella graduatorie permanenti, quelle dove si pesca per le supplenze annuali. In tutto quasi un milione di persone.
Chi riempirà le voci dell’anagrafe? Con ogni probabilità toccherà agli uffici scolastici regionali e provinciali occuparsi della pratica, con il controllo successivo dei diretti interessati. Ma per sapere come funzionerà nel dettaglio la procedura bisogna aspettare ancora qualche settimana. Dopo il via libera del Consiglio superiore della pubblica istruzione di due giorni fa adesso il parere sarà trasmesso al Parlamento per il parere delle commissioni (obbligatorio ma non vincolante) per poi passare in consiglio dei ministri. I tecnici del ministero dell’Istruzione dicono che il sistema potrebbe andare a regime a partire dall’inizio del 2011, comunque in tempo per il prossimo anno scolastico. E assicurano che l’obiettivo è aiutare famiglie e studenti a capire in che scuola stanno per entrare, in modo da valutare le alternative possibili. Solo pochi mesi fa il ministero dell’Istruzione aveva messo a punto un’altra anagrafe, quella degli studenti, suscitando la protesta dell’opposizione che aveva parlato di schedatura. Proprio ieri una circolare ha fissato i termini di quest’altra operazione: i dati degli studenti saranno raccolti in tutte le scuole, pubbliche e private, a partire dalla prossima settimana ed entro la fine di ottobre. Oggi studenti in piazza contro i tagli del governo e un’ora di sciopero in tutte le scuole per la protesta proclamata dalla Cgil.
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