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Risposta al Sig. Berenghi e agli amministratori di questo forum in merito al Prof Cafiero
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Risposta al Sig. Berenghi e agli amministratori di questo forum in merito al Prof Cafiero
Gent.mi Amministratori di questo forum e gent.mo Sig. Arrigo Berenghi,
Sono la madre di uno studente del Liceo Parini adesso in prima liceo e mio figlio è stato alunno del professor Cafiero in quarta ginnasio. Fino a questo momento sono stata un’attenta lettrice delle vostre pubblicazioni, anche se non ero registrata al forum, e fino a qualche tempo fa trovavo in esso delle pubblicazioni utili e interessanti per noi genitori del Liceo Parini e per i nostri ragazzi. Adesso, sinceramente, sono sconcertata, perchè mi sembra proprio che abbiate superato i limiti del lecito: la vostra sembra una vera e propria persecuzione ai danni del Prof. Cafiero e di tutti coloro che lo hanno sostenuto e che continuano a sostenerlo, inclusi i suoi studenti, nostri figli; è quella che io definisco “macchina del fango”. E’ per questo che, pubblicando io stessa alcuni articoli apparsi in questi giorni su varie testate, ho voluto lanciarvi un messaggio, nonché un invito a mettervi in discussione e a fermarvi a riflettere.
Egregio Sig. Berenghi, Lei chiede di ascoltare la voce dei ragazzi. Ebbene, ecco qui di seguito riportata una lettera che tutti, e dico TUTTI, i compagni di mio figlio, egli incluso, hanno indirizzato al Preside, quando la scorsa primavera seppero che il Prof. Cafiero aveva presentato (forse dovrei affermare “era stato costretto a presentare in seguito alle Sue pressioni (minacce?) e a quelle della Presidente del Consiglio d’Istituto) domanda di trasferimento. Mi sembra molto strano che Lei non sia al corrente di una lettera sottoscritta da una classe intera, visto che la medesima fu indirizzata anche a Lei pc e alla Sig.ra Raffaella Castellani Fortuzzi. Tengo a precisare che lo scorso anno il Prof. Cafiero non era più, sfortunatamente, il docente d’inglese della classe di mio figlio, essendolo stato solo in quarta ginnasio; quindi, non si permetta di vedere nel contenuto della lettera di seguito riportata una forma di captatio benevolentiae da parte degli studenti. Essa è nata dalla profonda stima che i ragazzi della V D dello scorso anno avevano maturato in quarta ginnasio nei confronti del Prof. Cafiero, tanto apprezzato dai nostri figli da indurre noi genitori a richiederlo alla fine dello scorso anno come docente d’inglese nel triennio; cosa che non è stata concessa per motivi di organizzazione interna nell’attribuzione classi da parte del Preside.
Da ultimo, mi permetta di fare una piccola osservazione: mi risulta che il Prof Cafiero non sia mai stato docente di Suo figlio, né delle figlie della Presidente del Consiglio d’Istituto, Sig.ra Castellani Fortuzzi. Perché allora questo accanimento? Ma vi rendete conto del grave danno che state procurando al Professore, alla stessa immagine del Liceo Parini, e al turbamento che create all’interno della compagine scolastica? Sono davvero indignata!
Riporto la lettera sottoscritta dalla classe VD 2010/2011 datata 23/03/2011
Al Preside della scuola Prof. Carlo Pedretti
E, per conoscenza
Alla Vicepreside Prof.ssa Tullia Angino
Alla Presidente del Consiglio d’Istituto Sig.ra Raffaella Castellani Fortuzzi
Al Sig. Arrigo Berenghi
Siamo gli studenti della classe 5° D del Liceo Parini e vorremmo esprimere la nostra opinione in merito ad una spiacevole notizia che ci è giunta in questi giorni: ci riferiamo al fatto che il Prof. Cafiero probabilmente non farà più parte dei docenti del Parini il prossimo anno. Forse non siamo in grado, per le informazioni di cui disponiamo, di giudicare le ragioni che stanno a monte di ciò, ma teniamo, comunque, a spendere due parole su questo professore al quale siamo particolarmente legati. Il Prof. Cafiero è stato il nostro insegnante d’inglese nell’anno scolastico 2009/2010, quando frequentavamo la quarta ginnasio. Anche se andiamo molto d’accordo con l’attuale professoressa e ci troviamo bene con i diversi metodi d’insegnamento, non nascondiamo una certa nostalgia nei confronti del Prof. Cafiero, con il quale avevamo costruito un ottimo rapporto e con il quale avevamo acquisito un buon metodo di studio per la materia. Il metodo del Prof. Cafiero, il quale in un primo momento dell’anno era apparso ai nostri occhi severo e molto esigente, si è rivelato poco a poco di grande efficacia e abbiamo potuto verificare un forte miglioramento da parte nostra nell’apprendimento della lingua, tanto che la professoressa di quest’anno ha subito affermato di aver trovato la classe molto preparata e riconosceva l’impronta dell’insegnamento del Prof. Cafiero, basato sul rispetto reciproco e sulla disciplina, ma anche spesso e volentieri con spunti di ironia e qualche momento di pausa, durante il quale il professore ha rivelato un inaspettato senso dell’umorismo.
Non troviamo alcun motivo per cui il professore non dovrebbe continuare ad insegnare nella nostra scuola.
Ci teniamo a precisare che è una grande fortuna per gli alunni del Parini avere un professore che parli inglese come l’italiano, visto che molto spesso gli insegnanti madrelingua non insegnano nelle scuole statali. Anche se non è più nostro docente, siamo davvero affezionati a questo professore e ci farebbe piacere vederlo ancora per molto girare per i nostri corridoi e per le nostre classi, è certamente una persona con cui si scambiamo volentieri due parole durante l’intervallo e anche parlarci per pochi minuti mette di buon umore.
Vogliamo aggiungere in conclusione che la scelta di voler scrivere questa semplice e modesta lettera è stata presa da noi studenti in totale libertà ed è una cosa a cui teniamo in particolar modo. Nel chiedere che la presente venga protocollata, porgiamo i migliori saluti a tutti i destinatari con la speranza che essa possa essere presa in considerazione.
Lettera firmata da tutti gli studenti della V D 2010/2011 e protocollata in segreteria con n. 1180/cos/pp
Sono la madre di uno studente del Liceo Parini adesso in prima liceo e mio figlio è stato alunno del professor Cafiero in quarta ginnasio. Fino a questo momento sono stata un’attenta lettrice delle vostre pubblicazioni, anche se non ero registrata al forum, e fino a qualche tempo fa trovavo in esso delle pubblicazioni utili e interessanti per noi genitori del Liceo Parini e per i nostri ragazzi. Adesso, sinceramente, sono sconcertata, perchè mi sembra proprio che abbiate superato i limiti del lecito: la vostra sembra una vera e propria persecuzione ai danni del Prof. Cafiero e di tutti coloro che lo hanno sostenuto e che continuano a sostenerlo, inclusi i suoi studenti, nostri figli; è quella che io definisco “macchina del fango”. E’ per questo che, pubblicando io stessa alcuni articoli apparsi in questi giorni su varie testate, ho voluto lanciarvi un messaggio, nonché un invito a mettervi in discussione e a fermarvi a riflettere.
Egregio Sig. Berenghi, Lei chiede di ascoltare la voce dei ragazzi. Ebbene, ecco qui di seguito riportata una lettera che tutti, e dico TUTTI, i compagni di mio figlio, egli incluso, hanno indirizzato al Preside, quando la scorsa primavera seppero che il Prof. Cafiero aveva presentato (forse dovrei affermare “era stato costretto a presentare in seguito alle Sue pressioni (minacce?) e a quelle della Presidente del Consiglio d’Istituto) domanda di trasferimento. Mi sembra molto strano che Lei non sia al corrente di una lettera sottoscritta da una classe intera, visto che la medesima fu indirizzata anche a Lei pc e alla Sig.ra Raffaella Castellani Fortuzzi. Tengo a precisare che lo scorso anno il Prof. Cafiero non era più, sfortunatamente, il docente d’inglese della classe di mio figlio, essendolo stato solo in quarta ginnasio; quindi, non si permetta di vedere nel contenuto della lettera di seguito riportata una forma di captatio benevolentiae da parte degli studenti. Essa è nata dalla profonda stima che i ragazzi della V D dello scorso anno avevano maturato in quarta ginnasio nei confronti del Prof. Cafiero, tanto apprezzato dai nostri figli da indurre noi genitori a richiederlo alla fine dello scorso anno come docente d’inglese nel triennio; cosa che non è stata concessa per motivi di organizzazione interna nell’attribuzione classi da parte del Preside.
Da ultimo, mi permetta di fare una piccola osservazione: mi risulta che il Prof Cafiero non sia mai stato docente di Suo figlio, né delle figlie della Presidente del Consiglio d’Istituto, Sig.ra Castellani Fortuzzi. Perché allora questo accanimento? Ma vi rendete conto del grave danno che state procurando al Professore, alla stessa immagine del Liceo Parini, e al turbamento che create all’interno della compagine scolastica? Sono davvero indignata!
Riporto la lettera sottoscritta dalla classe VD 2010/2011 datata 23/03/2011
Al Preside della scuola Prof. Carlo Pedretti
E, per conoscenza
Alla Vicepreside Prof.ssa Tullia Angino
Alla Presidente del Consiglio d’Istituto Sig.ra Raffaella Castellani Fortuzzi
Al Sig. Arrigo Berenghi
Siamo gli studenti della classe 5° D del Liceo Parini e vorremmo esprimere la nostra opinione in merito ad una spiacevole notizia che ci è giunta in questi giorni: ci riferiamo al fatto che il Prof. Cafiero probabilmente non farà più parte dei docenti del Parini il prossimo anno. Forse non siamo in grado, per le informazioni di cui disponiamo, di giudicare le ragioni che stanno a monte di ciò, ma teniamo, comunque, a spendere due parole su questo professore al quale siamo particolarmente legati. Il Prof. Cafiero è stato il nostro insegnante d’inglese nell’anno scolastico 2009/2010, quando frequentavamo la quarta ginnasio. Anche se andiamo molto d’accordo con l’attuale professoressa e ci troviamo bene con i diversi metodi d’insegnamento, non nascondiamo una certa nostalgia nei confronti del Prof. Cafiero, con il quale avevamo costruito un ottimo rapporto e con il quale avevamo acquisito un buon metodo di studio per la materia. Il metodo del Prof. Cafiero, il quale in un primo momento dell’anno era apparso ai nostri occhi severo e molto esigente, si è rivelato poco a poco di grande efficacia e abbiamo potuto verificare un forte miglioramento da parte nostra nell’apprendimento della lingua, tanto che la professoressa di quest’anno ha subito affermato di aver trovato la classe molto preparata e riconosceva l’impronta dell’insegnamento del Prof. Cafiero, basato sul rispetto reciproco e sulla disciplina, ma anche spesso e volentieri con spunti di ironia e qualche momento di pausa, durante il quale il professore ha rivelato un inaspettato senso dell’umorismo.
Non troviamo alcun motivo per cui il professore non dovrebbe continuare ad insegnare nella nostra scuola.
Ci teniamo a precisare che è una grande fortuna per gli alunni del Parini avere un professore che parli inglese come l’italiano, visto che molto spesso gli insegnanti madrelingua non insegnano nelle scuole statali. Anche se non è più nostro docente, siamo davvero affezionati a questo professore e ci farebbe piacere vederlo ancora per molto girare per i nostri corridoi e per le nostre classi, è certamente una persona con cui si scambiamo volentieri due parole durante l’intervallo e anche parlarci per pochi minuti mette di buon umore.
Vogliamo aggiungere in conclusione che la scelta di voler scrivere questa semplice e modesta lettera è stata presa da noi studenti in totale libertà ed è una cosa a cui teniamo in particolar modo. Nel chiedere che la presente venga protocollata, porgiamo i migliori saluti a tutti i destinatari con la speranza che essa possa essere presa in considerazione.
Lettera firmata da tutti gli studenti della V D 2010/2011 e protocollata in segreteria con n. 1180/cos/pp
alessandramarchetti- Numero di messaggi : 6
utente : genitore
Data d'iscrizione : 08.10.11
Gentile Signora
Leggo con grande serenita' quello che scrive e ne rispetto fortemente i contenuti. Converra' con me che il forum, come sottolinea, non e' ambito nel quale lanciarsi in duelli rusticani, ma e' contesto di confronto sereno e dialettico, anche se di vera dialettica, la Liceo Parini, ne ho incontrata poca. Dovrebbe servire per confrontarsi su temi generali e, quando lei segnala l'argomento debole che non sono stato genitore di uno studente del professore, rafforza che di spunto per introdurre temi generali si sia trattato e non di altro.
Lei permettera', anche e certamente, che oltre alla sua visione dei fatti ne esistano altre, compresa quella da me narrata nella lettera aperta al prof. Cafiero, lettera che peraltro contiene, come potra' notare, prevalentemente riferimenti a fatti e a documenti disponibili e consultabili da chiunque.
Dopo di cio' trovera' spiegazioni circa la genesi delle lettere di referenza cui allude, non inventate da me ma testimoniate da genitori, cosi' come le posso dire che ci sono state classi, una fra tutte, dove addirittura gli studenti non hanno voluto firmare la lettera nonostante i genitori di quegli stessi ragazzi lo avessero fatto.
Credo, comunque, che questa vicenda stia diventando noiosa e che sarebbe meglio tornare a discutere non dei soggetti ma degli oggetti, delle tematiche che si volevano segnalare, altrimenti si rischia di perdere il senso. E comunque non mi faccio tirare dentro facilmente a inutili polemiche o anche a qualunque cosa di altro.
E' evidente, allora, che quanto lei afferma e' una visione delle cose, che sarà, certamente, anche condivisa ma certamente non inconfutabile.
La inviterei a rileggere quanto da me scritto con minore indignazione e acrimonia, cosi' che ne potra' trarre una visione piu' obiettiva, certamente non volendo con questo affermare che le mie siano tutte verita' e le sue al contrario falsita'.
Come scrissi al prof. Bruschi e come ripeto anche a lei, non pensi che io tributi al prof. Cafiero più importanza di quella che gli compete o che io abbia con lui questioni personali. E' che, come detto e non vorrei ripetermi, essendo portatore di dinamiche comportamentali scolastiche su cui, non solo io, ma anche altri genitori, hanno da obiettare e' divenuto, suo malgrado, occasione di trattazione di temi generali, creda di una certa importanza per il futuro della scuola.
In ogni caso, io ho scritto sotto nome e cognome e sono qui pronto a prendermi le mie responsabilita', sempre che qualcuno smetta di tempestare soggetti che poco c'entrano in tutto questo o tentare di arrivare al forum senza poter essere identificati e inserendo false mail, muovendosi sotterraneamente per non si quale ragione. Io ci sono e resto al mio posto e, per cui chiunque ritenesse che abbia qualche responsabilita', saro' sempre pronto ad ascoltarlo.
Certo quella che chiama macchina del fango, io la chiamo verità'. Ho pubblicato notizie del Corriere della Sera e di Repubblica, opinioni e motivazioni di sostituti procuratori della Repubblica. Non mi vorra' certo dire che contano i giornali solo quando pro domo sua?
Ho pubblicato anche opinioni di studenti, opinioni di genitori e, mi creda, queste azioni, fatti, sono e restano tali anche senza la mia pubblicazione e su queste gli autori dovrebbero riflettere, invece di fare il giro delle sette Chiese nel rito della solidarieta' compatente. Anche questa e' ovviamente una mia opinione. Vorrebbe per caso sostenere anche che tutti hanno il diritto di scrivere quando ad adiuvandum e non quando ad opponendum?
Io nonostante tutto credo che questo sia ancora un Paese democratico anche se, talvolta, possono sorgere dubbi, per cui, Signora, benvenuta nel forum dei Genitori del Parini un contesto sulla cui democraticita' nessuno, certamente, potra' discutere!
E chissà che, grazie alla sue parole, io non possa essere aiutato a trovare l'ispirazione per la terza lettera aperta da dedicare al forum!
Lei permettera', anche e certamente, che oltre alla sua visione dei fatti ne esistano altre, compresa quella da me narrata nella lettera aperta al prof. Cafiero, lettera che peraltro contiene, come potra' notare, prevalentemente riferimenti a fatti e a documenti disponibili e consultabili da chiunque.
Dopo di cio' trovera' spiegazioni circa la genesi delle lettere di referenza cui allude, non inventate da me ma testimoniate da genitori, cosi' come le posso dire che ci sono state classi, una fra tutte, dove addirittura gli studenti non hanno voluto firmare la lettera nonostante i genitori di quegli stessi ragazzi lo avessero fatto.
Credo, comunque, che questa vicenda stia diventando noiosa e che sarebbe meglio tornare a discutere non dei soggetti ma degli oggetti, delle tematiche che si volevano segnalare, altrimenti si rischia di perdere il senso. E comunque non mi faccio tirare dentro facilmente a inutili polemiche o anche a qualunque cosa di altro.
E' evidente, allora, che quanto lei afferma e' una visione delle cose, che sarà, certamente, anche condivisa ma certamente non inconfutabile.
La inviterei a rileggere quanto da me scritto con minore indignazione e acrimonia, cosi' che ne potra' trarre una visione piu' obiettiva, certamente non volendo con questo affermare che le mie siano tutte verita' e le sue al contrario falsita'.
Come scrissi al prof. Bruschi e come ripeto anche a lei, non pensi che io tributi al prof. Cafiero più importanza di quella che gli compete o che io abbia con lui questioni personali. E' che, come detto e non vorrei ripetermi, essendo portatore di dinamiche comportamentali scolastiche su cui, non solo io, ma anche altri genitori, hanno da obiettare e' divenuto, suo malgrado, occasione di trattazione di temi generali, creda di una certa importanza per il futuro della scuola.
In ogni caso, io ho scritto sotto nome e cognome e sono qui pronto a prendermi le mie responsabilita', sempre che qualcuno smetta di tempestare soggetti che poco c'entrano in tutto questo o tentare di arrivare al forum senza poter essere identificati e inserendo false mail, muovendosi sotterraneamente per non si quale ragione. Io ci sono e resto al mio posto e, per cui chiunque ritenesse che abbia qualche responsabilita', saro' sempre pronto ad ascoltarlo.
Certo quella che chiama macchina del fango, io la chiamo verità'. Ho pubblicato notizie del Corriere della Sera e di Repubblica, opinioni e motivazioni di sostituti procuratori della Repubblica. Non mi vorra' certo dire che contano i giornali solo quando pro domo sua?
Ho pubblicato anche opinioni di studenti, opinioni di genitori e, mi creda, queste azioni, fatti, sono e restano tali anche senza la mia pubblicazione e su queste gli autori dovrebbero riflettere, invece di fare il giro delle sette Chiese nel rito della solidarieta' compatente. Anche questa e' ovviamente una mia opinione. Vorrebbe per caso sostenere anche che tutti hanno il diritto di scrivere quando ad adiuvandum e non quando ad opponendum?
Io nonostante tutto credo che questo sia ancora un Paese democratico anche se, talvolta, possono sorgere dubbi, per cui, Signora, benvenuta nel forum dei Genitori del Parini un contesto sulla cui democraticita' nessuno, certamente, potra' discutere!
E chissà che, grazie alla sue parole, io non possa essere aiutato a trovare l'ispirazione per la terza lettera aperta da dedicare al forum!
Ultima modifica di Arrigo Berenghi il Dom Ott 09, 2011 5:46 pm - modificato 5 volte.
Arrigo Berenghi- Numero di messaggi : 42
utente : genitore
Data d'iscrizione : 24.02.10
Gent.mo Sig.Berenghi
Gent.mo Sig. Berenghi, non posso fare a meno di notare una certa pervicacia a senso unico in ciò che Lei scrive, un accanimento vero e proprio nei confronti del Prof Cafiero; pertanto, molto laconicamente, è opportuno che Lei si senta dire due cose:
Mi sembra di capire dalla lettura degli articoli apparsi in questi giorni che ci sia un'indagine della magistratura in corso e che tale indagine NON riguarda affatto il Prof Cafiero, bensì i responsabili e i corresponsabili degli autori delle gravi diffamazioni pubblicate su questo forum nei confronti del docente. Giusto per farLe capire meglio, in un eventuale processo per diffamazione, che in questo caso sarebbe aggravata, gli autori delle diffamazioni e delle calunnie non possono difendersi in nome di una verità presunta o gettando ulteriore fango addosso al povero malcapitato, in questo caso il Prof Cafiero, perché non sarebbe la condotta del Professore ad essere sotto processo, bensì quella dei diffamatori. Tra l'altro conosciamo ormai tutti le risultanze della visita ispettiva ministeriale che hanno già confermato ciò che tutti sapevano, e cioè come il Prof. Cafiero sia un ottimo docente sotto tutti i profili.
Quanto alla faccenda di facebook a cui Lei fa riferimento, Le posso dire, avendola seguita molto da vicino, in quanto l’altro mio figlio era studente al Leonardo nel 2008, che la richiesta di archiviazione da parte del PM della denuncia presentata dal Professore lasciò tutti molto perplessi, poiché il giovinetto in questione non aveva “criticato” il docente, ma lo aveva ricoperto di insulti e di parolacce in un blog sul sito Internet più visitato al mondo; e non era stato solo il Prof Cafiero ad essere insultato dallo studente, ma anche una docente molto preparata con un grave handicap fisico e gli insulti si riferivano proprio al suo handicap. Evidentemente al Pubblico Ministero del tribunale dei minori, sfuggì la differenza tra critica e insulto, e forse sfugge anche a Lei. E’ vero che molti studenti si erano iscritti a quel blog, ma solo perché iscriversi era l’unico modo per poter lasciare la propria testimonianza positiva sul Professore; e mi creda, è così, perché conservo ancora le pagine stampate di quel blog!
Mi sembra di capire dalla lettura degli articoli apparsi in questi giorni che ci sia un'indagine della magistratura in corso e che tale indagine NON riguarda affatto il Prof Cafiero, bensì i responsabili e i corresponsabili degli autori delle gravi diffamazioni pubblicate su questo forum nei confronti del docente. Giusto per farLe capire meglio, in un eventuale processo per diffamazione, che in questo caso sarebbe aggravata, gli autori delle diffamazioni e delle calunnie non possono difendersi in nome di una verità presunta o gettando ulteriore fango addosso al povero malcapitato, in questo caso il Prof Cafiero, perché non sarebbe la condotta del Professore ad essere sotto processo, bensì quella dei diffamatori. Tra l'altro conosciamo ormai tutti le risultanze della visita ispettiva ministeriale che hanno già confermato ciò che tutti sapevano, e cioè come il Prof. Cafiero sia un ottimo docente sotto tutti i profili.
Quanto alla faccenda di facebook a cui Lei fa riferimento, Le posso dire, avendola seguita molto da vicino, in quanto l’altro mio figlio era studente al Leonardo nel 2008, che la richiesta di archiviazione da parte del PM della denuncia presentata dal Professore lasciò tutti molto perplessi, poiché il giovinetto in questione non aveva “criticato” il docente, ma lo aveva ricoperto di insulti e di parolacce in un blog sul sito Internet più visitato al mondo; e non era stato solo il Prof Cafiero ad essere insultato dallo studente, ma anche una docente molto preparata con un grave handicap fisico e gli insulti si riferivano proprio al suo handicap. Evidentemente al Pubblico Ministero del tribunale dei minori, sfuggì la differenza tra critica e insulto, e forse sfugge anche a Lei. E’ vero che molti studenti si erano iscritti a quel blog, ma solo perché iscriversi era l’unico modo per poter lasciare la propria testimonianza positiva sul Professore; e mi creda, è così, perché conservo ancora le pagine stampate di quel blog!
alessandramarchetti- Numero di messaggi : 6
utente : genitore
Data d'iscrizione : 08.10.11
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