Ultimi argomenti attivi
» Dal sito del Parini i voti on lineDa l.c locatelli Sab Mag 16, 2015 4:28 pm
» Richiesta di informazioni
Da Paola M Dom Apr 26, 2015 8:00 pm
» Scuola: Italia fanalino di coda dell’Europa, 2 ragazzi su 10 abbandonano gli studi
Da Gilberto Carron Mar Ott 14, 2014 7:00 pm
» Al via il premio per la scuola “Inventiamo una banconota”
Da Gilberto Carron Mar Ott 14, 2014 6:57 pm
» funzionano come le lezioni tradizionali
Da Gilberto Carron Mar Ott 14, 2014 6:53 pm
» Università: accolti 5000 ricorsi a Medicina ma mancano le aule
Da Gilberto Carron Mar Ott 14, 2014 6:50 pm
» Crociata contro i fuoricorso. Meno fondi a chi ne ha troppi
Da Gilberto Carron Gio Set 18, 2014 2:53 pm
» Giannini : un “Erasmus per tutti” è uno degli obiettivi della presidenza italiana dell’Ue
Da Gilberto Carron Gio Set 18, 2014 2:51 pm
» Miur, on line l’elenco degli interventi #scuolebelle già realizzati
Da Gilberto Carron Gio Set 18, 2014 2:49 pm
» Giannini: alla maturità torneranno i commissari interni
Da Gilberto Carron Mar Set 16, 2014 7:01 pm
» Più studenti, stessi prof: parte l’anno scolastico del sovraffollamento
Da Gilberto Carron Mar Set 16, 2014 6:58 pm
» La Buona Scuola al via, sale l’attesa per le consultazioni online
Da Gilberto Carron Mar Set 16, 2014 6:55 pm
» Corso di inglese in Irlanda, la mia esperienza!
Da aless90 Mar Ago 05, 2014 2:21 pm
» Scuola, in pensione il provveditore Francesco De Sanctis. Nuovi vertici anche nei licei storici
Da Gilberto Carron Gio Lug 31, 2014 12:43 pm
» Dario e Francesco: così abbiamo vinto le Olimpiadi della MatematicaDario e Francesco: così abbiamo vinto le Olimpiadi della Matematica
Da Gilberto Carron Ven Lug 18, 2014 4:05 pm
» Olimpiadi di matematica: Cina prima, Italia lontana dal podio
Da Gilberto Carron Ven Lug 18, 2014 3:56 pm
» Anief, tra gli studenti bocciati oltre la metà lascia gli studi
Da Gilberto Carron Ven Lug 18, 2014 3:53 pm
» Contro il caro-libri si ricorre all’usato
Da Gilberto Carron Ven Lug 18, 2014 3:51 pm
» Università, per 1 studente su 2 ha come priorità gli sconti sui libri di testo
Da Gilberto Carron Ven Lug 18, 2014 3:50 pm
» Con 100 alla Maturità niente tasse all’Università
Da Gilberto Carron Ven Lug 18, 2014 3:49 pm
Argomenti simili
Argomenti più visti
Argomenti più attivi
Visitors
Università, sei giovani su dieci decidono ascoltando i genitori
Pagina 1 di 1
Università, sei giovani su dieci decidono ascoltando i genitori
I corsi preferiti sono quelli del gruppo medico, seguiti dal gruppo economico-statistico] I corsi preferiti sono quelli del gruppo medico, seguiti dal gruppo economico-statistico
MILANO - Cosa farò da grande, studio o lavoro, quale facoltà, quale corso? Sembra che questo non sia, nemmeno nell'anno della maturità, un pensiero fisso per gli studenti. Lo è piuttosto per i genitori, perché la decisione la prendono loro. Tanto che in Bicocca ieri si valutava l'opportunità di agganciare le mamme e i papà per rendere più efficace l'operazione orientamento. Il dato è uscito da un'indagine condotta dal dipartimento di Sociologia: il 62 per cento delle studentesse (e il 58 dei ragazzi) la scelta la fa con i genitori.
Il parere di familiari e amici «sull'università giusta per me» conta più di quello degli insegnanti. Unica eccezione sono i ragazzi con genitori non laureati o diplomati e gli studenti degli istituti professionali: mentre solo il 15% dei liceali considerano i loro professori interlocutori degni di attenzione, nelle scuole tecniche il parere degli insegnanti è tenuto in considerazione dal 45% dei ragazzi. L'indagine «Come e quando i diplomandi scelgono l'università» è stata condotta quest'anno, in due tempi, ad aprile e a giugno, in 24 scuole superiori di Milano e della regione, su un campione di 871 studenti in rappresentanza di una popolazione di 22.500 diplomandi. Il ruolo centrale dei genitori nella scelta dell'università non è stata l'unica sorpresa.
Sei studenti su dieci non mettono in discussione la decisione presa, ma contemporaneamente dichiarano di essersene occupati poco. «Fa pensare questa determinazione rispetto alla scelta compiuta, un attaccamento fideistico nel 61% dei casi. D'altra parte soltanto uno studente su cinque dichiara di riflettere sulle proprie capacità e vocazioni e soltanto tre su quattro dicono di farlo con un impegno medio», ha spiegato ieri il coordinatore della ricerca Paolo Trivellato, docente di Sociologia alla Bicocca. La capacità di raccogliere informazioni sulle facoltà e sui corsi di studio è «media» per il 45% degli studenti. Ottengono notizie generiche, poco utili a fare la scelta giusta.
Però poi indietro non si torna. I corsi di laurea preferiti (22%) sono risultati quelli del gruppo medico (anche le lauree triennali per le professioni sanitarie), seguiti dal gruppo economico statistico e letterario e giuridico. Ingegneria è stata indicata soltanto dal 6% e architettura dal 5%. Il punto resta come ci arrivano i ragazzi alla scelta dell'università. Quasi tutti dopo un confronto in famiglia e con gli amici. Soltanto il 30% studia le brochure universitarie. Unico appuntamento considerato utile dalla maggioranza del campione (74%) sono gli open day. «L'obiettivo della ricerca era valutare tempi e modalità di questa scelta per attivare azioni di orientamento efficaci. Il dato sui genitori ci ha spiazzato. Forse in futuro dovremo agganciare direttamente loro».
Studio della Bicocca: «Snobbati» i prof, ma alto gradimento per gli «open day»
Federica Cavadini
29 ottobre 2010
MILANO - Cosa farò da grande, studio o lavoro, quale facoltà, quale corso? Sembra che questo non sia, nemmeno nell'anno della maturità, un pensiero fisso per gli studenti. Lo è piuttosto per i genitori, perché la decisione la prendono loro. Tanto che in Bicocca ieri si valutava l'opportunità di agganciare le mamme e i papà per rendere più efficace l'operazione orientamento. Il dato è uscito da un'indagine condotta dal dipartimento di Sociologia: il 62 per cento delle studentesse (e il 58 dei ragazzi) la scelta la fa con i genitori.
Il parere di familiari e amici «sull'università giusta per me» conta più di quello degli insegnanti. Unica eccezione sono i ragazzi con genitori non laureati o diplomati e gli studenti degli istituti professionali: mentre solo il 15% dei liceali considerano i loro professori interlocutori degni di attenzione, nelle scuole tecniche il parere degli insegnanti è tenuto in considerazione dal 45% dei ragazzi. L'indagine «Come e quando i diplomandi scelgono l'università» è stata condotta quest'anno, in due tempi, ad aprile e a giugno, in 24 scuole superiori di Milano e della regione, su un campione di 871 studenti in rappresentanza di una popolazione di 22.500 diplomandi. Il ruolo centrale dei genitori nella scelta dell'università non è stata l'unica sorpresa.
Sei studenti su dieci non mettono in discussione la decisione presa, ma contemporaneamente dichiarano di essersene occupati poco. «Fa pensare questa determinazione rispetto alla scelta compiuta, un attaccamento fideistico nel 61% dei casi. D'altra parte soltanto uno studente su cinque dichiara di riflettere sulle proprie capacità e vocazioni e soltanto tre su quattro dicono di farlo con un impegno medio», ha spiegato ieri il coordinatore della ricerca Paolo Trivellato, docente di Sociologia alla Bicocca. La capacità di raccogliere informazioni sulle facoltà e sui corsi di studio è «media» per il 45% degli studenti. Ottengono notizie generiche, poco utili a fare la scelta giusta.
Però poi indietro non si torna. I corsi di laurea preferiti (22%) sono risultati quelli del gruppo medico (anche le lauree triennali per le professioni sanitarie), seguiti dal gruppo economico statistico e letterario e giuridico. Ingegneria è stata indicata soltanto dal 6% e architettura dal 5%. Il punto resta come ci arrivano i ragazzi alla scelta dell'università. Quasi tutti dopo un confronto in famiglia e con gli amici. Soltanto il 30% studia le brochure universitarie. Unico appuntamento considerato utile dalla maggioranza del campione (74%) sono gli open day. «L'obiettivo della ricerca era valutare tempi e modalità di questa scelta per attivare azioni di orientamento efficaci. Il dato sui genitori ci ha spiazzato. Forse in futuro dovremo agganciare direttamente loro».
Studio della Bicocca: «Snobbati» i prof, ma alto gradimento per gli «open day»
Federica Cavadini
29 ottobre 2010
Gilberto Carron- Numero di messaggi : 518
utente : genitore
Data d'iscrizione : 15.02.10
Argomenti simili
» Anche i genitori danno i voti ai prof
» Giovani critici crescono
» Il problema non sono i giovani ma gli adulti
» Giovani critici crescono
» Il problema non sono i giovani ma gli adulti
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.