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All'Università Statale, è boom di nuovi iscritti
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All'Università Statale, è boom di nuovi iscritti
Cresce la richiesta per i corsi di laurea nelle materie scientifiche, cala Giurisprudenza
Il prorettore Casati: "Malgrado la crisi le famiglie non rinunciano all'istruzione per i figli"
Nonostante i tagli che mettono in ginocchio gli atenei, nei giovani cresce la voglia di università. A parlare sono i numeri: a meno di una settimana dalla chiusura delle immatricolazioni dell'ateneo di via Festa del Perdono, i nuovi ingressi hanno già superato di oltre 600 unità il totale degli immatricolati nel 2009, con una crescita del 6,7 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Matricole che sembrano inoltre avere le idee piuttosto chiare: meglio esperimenti e derivate piuttosto che leggi e tribunali. Il dato più significativo è infatti un aumento di preferenze per le materie scientifiche (+24 per cento), mentre Giurisprudenza registra un trend in calo (-4 per cento) e le altre facoltà umanistiche sono stazionarie o il lieve progresso.
"L'aumento generale non ce lo aspettavamo neppure noi - spiega Dario Casati, prorettore della Statale - anche perché non tutte le altre università italiane hanno avuto gli stessi numeri. Sicuramente la promozione e la maggior conoscenza di quello che si studia qui hanno inciso, ma forse interviene anche un fattore economico: al nord le famiglie, pur in difficoltà, possono comunque permettersi di mandare il figlio all'università".
Chimica, Fisica, Geologia. Complici anche gli incentivi statali che coprono il primo anno di tasse universitarie agli studenti che sono in tempo con gli esami, le materie scientifiche tornano ad appassionare i neo diplomati. Potrebbe contare anche il fatto che queste discipline sono percepite come più sicure un impiego futuro. Tra i corsi delle facoltà scientifiche, non tutti però crescono. Informatica, ad esempio, ha perso una trentina di immatricolazioni rispetto allo scorso anno, mentre a Matematica gli iscritti sono scesi dell'11 per cento.
"Nel nostro dipartimento - spiega Danilo Mauro Bruschi, docente ordinario di Sicurezza informatica - scontiamo anche un problema di immagine. Chi studia queste materie è visto come uno che sa usare bene il pc e basta, anche se ovviamente non è solo questo. Dovremmo imparare a comunicare meglio quello che facciamo".
Restando in ambito scientifico, l'aumento delle iscrizioni alle lauree di Medicina e Chirurgia non deve trarre in inganno, visto che si tratta di corsi a numero chiuso e che la crescita è determinata soltanto dall'aumento di posti messi a disposizione. Qui il dato più significativo è un altro. "Abbiamo avuto un boom nelle richieste per le lauree sanitarie - spiega Virgilio Ferrario, preside della facoltà di Medicina e Chirurgia - di gran lunga superiore allo scorso anno. In alcuni casi anche con un rapporto di dieci domande per ogni posto".
Nelle facoltà umanistiche, se Giurisprudenza è l'unica a scendere - con circa una cinquantina di immatricolati in meno - a Lettere e filosofia e a Scienze politiche i nuovi studenti sono quasi ottanta in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+2 per cento). Scende infine l'interfacoltà di Mediazione linguistica e culturale (-6 per cento).
La crescita generale di studenti cade nel bel mezzo di un'annata particolare per l'ateneo milanese. La protesta dei ricercatori ha infatti portato allo slittamento dell'inizio delle lezioni di alcune settimane proprio nelle facoltà scientifiche e la congiuntura di questi due eventi sta creando non pochi grattacapi a chi deve gestire gli spazi dell'ateneo. "Questo dato ci crea alcuni problemi di logistica - aggiunge Casati - tutto il piano di occupazione delle aule a Città Studi, ad esempio, dovrebbe essere rifatto, perché molte aule non potranno contenere tutti questi nuovi iscritti. Vedremo come andrà nelle prime due settimane, ma siamo pronti a organizzare parecchi spostamenti".
la repubblica 11/10/2010
Il prorettore Casati: "Malgrado la crisi le famiglie non rinunciano all'istruzione per i figli"
Nonostante i tagli che mettono in ginocchio gli atenei, nei giovani cresce la voglia di università. A parlare sono i numeri: a meno di una settimana dalla chiusura delle immatricolazioni dell'ateneo di via Festa del Perdono, i nuovi ingressi hanno già superato di oltre 600 unità il totale degli immatricolati nel 2009, con una crescita del 6,7 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Matricole che sembrano inoltre avere le idee piuttosto chiare: meglio esperimenti e derivate piuttosto che leggi e tribunali. Il dato più significativo è infatti un aumento di preferenze per le materie scientifiche (+24 per cento), mentre Giurisprudenza registra un trend in calo (-4 per cento) e le altre facoltà umanistiche sono stazionarie o il lieve progresso.
"L'aumento generale non ce lo aspettavamo neppure noi - spiega Dario Casati, prorettore della Statale - anche perché non tutte le altre università italiane hanno avuto gli stessi numeri. Sicuramente la promozione e la maggior conoscenza di quello che si studia qui hanno inciso, ma forse interviene anche un fattore economico: al nord le famiglie, pur in difficoltà, possono comunque permettersi di mandare il figlio all'università".
Chimica, Fisica, Geologia. Complici anche gli incentivi statali che coprono il primo anno di tasse universitarie agli studenti che sono in tempo con gli esami, le materie scientifiche tornano ad appassionare i neo diplomati. Potrebbe contare anche il fatto che queste discipline sono percepite come più sicure un impiego futuro. Tra i corsi delle facoltà scientifiche, non tutti però crescono. Informatica, ad esempio, ha perso una trentina di immatricolazioni rispetto allo scorso anno, mentre a Matematica gli iscritti sono scesi dell'11 per cento.
"Nel nostro dipartimento - spiega Danilo Mauro Bruschi, docente ordinario di Sicurezza informatica - scontiamo anche un problema di immagine. Chi studia queste materie è visto come uno che sa usare bene il pc e basta, anche se ovviamente non è solo questo. Dovremmo imparare a comunicare meglio quello che facciamo".
Restando in ambito scientifico, l'aumento delle iscrizioni alle lauree di Medicina e Chirurgia non deve trarre in inganno, visto che si tratta di corsi a numero chiuso e che la crescita è determinata soltanto dall'aumento di posti messi a disposizione. Qui il dato più significativo è un altro. "Abbiamo avuto un boom nelle richieste per le lauree sanitarie - spiega Virgilio Ferrario, preside della facoltà di Medicina e Chirurgia - di gran lunga superiore allo scorso anno. In alcuni casi anche con un rapporto di dieci domande per ogni posto".
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la repubblica 11/10/2010
Gilberto Carron- Numero di messaggi : 518
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