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Scuola, la Gelmini: ecco i soldi per gli insegnanti che meritano
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Scuola, la Gelmini: ecco i soldi per gli insegnanti che meritano
No al blocco degli scatti e proroga del decreto salva-precari
di Tiziana Guerrisi
ROMA (5 agosto) - Assunzione di quasi 17 mila tra insegnanti, amministrativi e dirigenti, proroga del decreto “salva-precari”, marcia indietro sull’annunciato blocco degli scatti di stipendio e il rilancio di una politica che punta al merito. Dopo le proteste di luglio contro i tagli alla scuola, e nelle ultime ore disponibili prima della pausa estiva, arriva dal ministero dell’Economia il via libero all’impiego di fondi per la scuola. A confermare numeri e date, ieri, il ministro Mariastella Gelmini nel corso di un incontro con i sindacati al ministero per l’Università e la Ricerca.
Mancherebbe solo il vaglio da parte del ministero dell’Economia per rendere operativa l’assegnazione dell’incarico di ruolo a 10mila insegnanti, 6.500 ausiliari, tecnici e amministrativi e a 170 dirigenti scolastici oltre al via libera, entro la fine dell’anno, di un nuovo bando per altri 2800 posti destinati a dirigenti scolastici.
Dietrofront sullo stop agli scatti degli stipendi e nuovi investimenti per premiare il merito i cui dettagli, però, sono ancora tutti da definire e che insieme raccoglierebbero, da oggi al 2012, le economie del 30% del Miur. L’intenzione sembra quella di potenziare i sistemi di valutazione Invalsi e Indire, idea che però ha già sollevato le perplessità di diversi docenti e dirigenti scolastici perché poco vicini ai sistemi di insegnamento usati in aula e per i costi elevati.
I prossimi due anni, insomma, saranno una sorta di prova generale in vista del rinnovo del contratto nel 2013 quando verranno tirate le somme e decise le nuove linee strategiche che, fra l’altro, vorrebbero al centro anche il tema della carriera dei docenti. Saranno premiati, insomma, i professori migliori, fanno sapere dal ministero, “nel quadro degli interventi di valorizzazione del merito avviati con la legge Brunetta”.
Intanto un sospiro di sollievo per una parte dei lavoratori atipici: è stato prorogato, infatti, il cosiddetto decreto attuativo “salva-precari”, esteso a tutti i lavoratori che avendo ricoperto incarichi di supplenze nell’ultimo anno scolastico non sono stati riconfermati. Parziale soddisfazione ma anche una certa cautela da parte dei sindacati. L’annunciata stabilizzazione è un “fatto positivo, ma non è la soluzione al problema del precariato” sostiene il segretario nazionale della Uil scuola Pino Turi che torna a chiedere che da settembre «sia approvato il decreto per fare arrivare i soldi degli aumenti retributivi legati all’anzianità di servizio». Più critico il segretario generale Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, che oltre a rimandare al mittente «qualunque ipotesi di blocco definitivo degli scatti e il contestuale utilizzo di queste risorse per il merito», ritiene «insufficiente» il numero delle stabilizzazioni. «I posti concessi non rappresentano neanche il 50% dei pensionamenti – aggiunge il coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio – In questo modo, si continua ad accentuare una politica di precarizzazione del personale che nuoce alla qualità dell’insegnamento».
E ieri sono stati resi noti anche i calendari di rientro a scuola: i primi a tornare fra i banchi di scuola saranno gli studenti degli istituti della provincia di Trento, il 9 settembre. Il 13 settembre, poi, il gran rientro per molte regioni, a partire da Lazio, Calabria, Lombardia e Piemonte.
il messaggero
di Tiziana Guerrisi
ROMA (5 agosto) - Assunzione di quasi 17 mila tra insegnanti, amministrativi e dirigenti, proroga del decreto “salva-precari”, marcia indietro sull’annunciato blocco degli scatti di stipendio e il rilancio di una politica che punta al merito. Dopo le proteste di luglio contro i tagli alla scuola, e nelle ultime ore disponibili prima della pausa estiva, arriva dal ministero dell’Economia il via libero all’impiego di fondi per la scuola. A confermare numeri e date, ieri, il ministro Mariastella Gelmini nel corso di un incontro con i sindacati al ministero per l’Università e la Ricerca.
Mancherebbe solo il vaglio da parte del ministero dell’Economia per rendere operativa l’assegnazione dell’incarico di ruolo a 10mila insegnanti, 6.500 ausiliari, tecnici e amministrativi e a 170 dirigenti scolastici oltre al via libera, entro la fine dell’anno, di un nuovo bando per altri 2800 posti destinati a dirigenti scolastici.
Dietrofront sullo stop agli scatti degli stipendi e nuovi investimenti per premiare il merito i cui dettagli, però, sono ancora tutti da definire e che insieme raccoglierebbero, da oggi al 2012, le economie del 30% del Miur. L’intenzione sembra quella di potenziare i sistemi di valutazione Invalsi e Indire, idea che però ha già sollevato le perplessità di diversi docenti e dirigenti scolastici perché poco vicini ai sistemi di insegnamento usati in aula e per i costi elevati.
I prossimi due anni, insomma, saranno una sorta di prova generale in vista del rinnovo del contratto nel 2013 quando verranno tirate le somme e decise le nuove linee strategiche che, fra l’altro, vorrebbero al centro anche il tema della carriera dei docenti. Saranno premiati, insomma, i professori migliori, fanno sapere dal ministero, “nel quadro degli interventi di valorizzazione del merito avviati con la legge Brunetta”.
Intanto un sospiro di sollievo per una parte dei lavoratori atipici: è stato prorogato, infatti, il cosiddetto decreto attuativo “salva-precari”, esteso a tutti i lavoratori che avendo ricoperto incarichi di supplenze nell’ultimo anno scolastico non sono stati riconfermati. Parziale soddisfazione ma anche una certa cautela da parte dei sindacati. L’annunciata stabilizzazione è un “fatto positivo, ma non è la soluzione al problema del precariato” sostiene il segretario nazionale della Uil scuola Pino Turi che torna a chiedere che da settembre «sia approvato il decreto per fare arrivare i soldi degli aumenti retributivi legati all’anzianità di servizio». Più critico il segretario generale Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, che oltre a rimandare al mittente «qualunque ipotesi di blocco definitivo degli scatti e il contestuale utilizzo di queste risorse per il merito», ritiene «insufficiente» il numero delle stabilizzazioni. «I posti concessi non rappresentano neanche il 50% dei pensionamenti – aggiunge il coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio – In questo modo, si continua ad accentuare una politica di precarizzazione del personale che nuoce alla qualità dell’insegnamento».
E ieri sono stati resi noti anche i calendari di rientro a scuola: i primi a tornare fra i banchi di scuola saranno gli studenti degli istituti della provincia di Trento, il 9 settembre. Il 13 settembre, poi, il gran rientro per molte regioni, a partire da Lazio, Calabria, Lombardia e Piemonte.
il messaggero
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