18 enni: il voto (in pagella) è segreto !

Genitori informati solo se autorizzati.
Le scuole si trovano di fronte a prescrizioni di legge che in difesa del diritto alla privacy limitano la diffusione dei dati personali.
I genitori non hanno di per sè il diritto di essere informati sulla situazione scolastica del figlio maggiorenne: voti, colloqui con i docenti, assenze.
Che fare?

Beh direi che è più che giusto.
Se voglio comunicare ai miei i miei voti, lo faccio.
Se non voglio, ho diciotto anni e in ogni caso ci si aspetta che mi sappia prendere le mie responsabilità; se ho preso un brutto voto, cercherò di rimediare se ci tengo, evitando così cazziatoni insopportabili, minacce di sfratto, proposte insistenti di lasciar perdere per trovarsi un lavoro, stress totalmente inutile che mi impedirebbe di studiare.

Nella tua risposta riferisci che il cazziatone del genitore rispetto ad un brutto sarebbe
"lo stress inutile che mi impedirebbe di studiare".
Scusa ma che cosa ti ha impedito di studiare prima...

A parte gli scherzi, il punto della questione certamente non è far vedere o no i voti, minacciare o no, stressare o no, interressarsi dei successi e degli insuccessi scolastici o no dei propri figli.
Allo stesso modo è giusto, lecito oppure nemmeno da considerare che un figlio si occupi dei problemi di un genitore?
Esiste una responsabilità reciproca, un interesse reciproco?
E' riconosciuta a entrambi la possibilità, l'opportunità di essere in dialogo, di aiutarsi, di condividere, anche fra maggiorenni, quando uno dei dueha un momento di difficoltà?

Certo il post era provocatorio ma la scuola si trova difronte ad un bel problema.
Come lo ha risolto la Nostra Scuola?