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Scuola, arrivano i dati sulle promozioni Addio severità, calano i bocciati
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Scuola, arrivano i dati sulle promozioni Addio severità, calano i bocciati
Il Miur aveva ritardato la pubblicazione
MILANO - Il riserbo del ministero si è dissolto all'improvviso. E quasi un mese dopo l'inizio dell'anno scolastico, sono stati finalmente pubblicati i dati su promossi e bocciati. E quanto si temeva è stato confermato: addio severità, il numero dei bocciati nelle scuole superiori diminuisce sensibilmente, passando dal 15% del 2010 al 13,2 di quest'anno. I non ammessi alla maturità sono invece il 5,3 % contro il 5,9 del 2010. Calano invece i cento e lode, il voto riservato alla massima eccellenza scolastica. Si passa dai 4.396 del 2010 al 3.914 di quest'anno. Nei Licei Classici quest'anno ci sono stati 45 lodi in meno rispetto al 2010 (da 1.260 a 1.215). Nello scientifico invece 302, da 1.997 a 1.695. Resta però invariata la tendenza a premiare gli studenti modello meridionali, rispetto ai colleghi del centro-nord. I «migliori» restano i pugliesi, con 661 lodi, seguiti da campani (509) e siciliani (442). Alcuni blog sottolineano però che si tratta di dati incompleti. Le nuove rilevazioni farebbero infatti riferimento al 94% dei candidati.
I DATI SUL PRECARIATO- Un altro dato inatteso riguarda i precari della scuola. I docenti a tempo determinato infatti calano rispetto al numero complessivo dei docenti di ruolo e con cattedra a vita. Dal picco del 17,9 % raggiunto nel 2006 siamo calati al 14,9. Probabilmente si tratta del risultato della politica di tagli e accorpamenti di cattedre e istituti scolastici, e dei cospicui pensionamenti degli ultimi anni. Infine viene confermato con l'ufficialità della statistica ministeriale quanto già affermato in più di una sede a proposito dei docenti di sostegno: ce ne è uno per ogni due studenti disabili.
I SOSPETTI SULLA MANCATA PUBBLICAZIONE DEI DATI - Di solito le tabelle con i dati sulle promozioni vengono rese pubbliche nel corso dell'estate. Aveva quindi destato qualche perplessità il ritardo di quest'anno. Sulla decisione ha pesato moltissimo il no di Massimo Zennaro, che dopo l'infortunio dei neutrini in viaggio nel tunnel Ginevra-Gran Sasso, ha abbandonato l'incarico di portavoce di Maristella Gelmini. Ma non quello di direttore generale per lo studente, l'integrazione, la partecipazione e la comunicazione. L'imbarazzo per la mancata pubblicazione dei dati è però cresciuto tra gli altri dirigenti del ministero, costretti a giustificare il ritardo davanti alle continue richieste dei giornalisti. Inizialmente il ministero ha cercato di spiegare che è tenuto a fornire le cifre solo all'Istat. Ma la tesi è stata confutata dal pressing di sindacati e organi di informazione. E alla fine i dati, seppure incompleti, sono stati pubblicati.
Antonio Castaldo corriere.it
MILANO - Il riserbo del ministero si è dissolto all'improvviso. E quasi un mese dopo l'inizio dell'anno scolastico, sono stati finalmente pubblicati i dati su promossi e bocciati. E quanto si temeva è stato confermato: addio severità, il numero dei bocciati nelle scuole superiori diminuisce sensibilmente, passando dal 15% del 2010 al 13,2 di quest'anno. I non ammessi alla maturità sono invece il 5,3 % contro il 5,9 del 2010. Calano invece i cento e lode, il voto riservato alla massima eccellenza scolastica. Si passa dai 4.396 del 2010 al 3.914 di quest'anno. Nei Licei Classici quest'anno ci sono stati 45 lodi in meno rispetto al 2010 (da 1.260 a 1.215). Nello scientifico invece 302, da 1.997 a 1.695. Resta però invariata la tendenza a premiare gli studenti modello meridionali, rispetto ai colleghi del centro-nord. I «migliori» restano i pugliesi, con 661 lodi, seguiti da campani (509) e siciliani (442). Alcuni blog sottolineano però che si tratta di dati incompleti. Le nuove rilevazioni farebbero infatti riferimento al 94% dei candidati.
I DATI SUL PRECARIATO- Un altro dato inatteso riguarda i precari della scuola. I docenti a tempo determinato infatti calano rispetto al numero complessivo dei docenti di ruolo e con cattedra a vita. Dal picco del 17,9 % raggiunto nel 2006 siamo calati al 14,9. Probabilmente si tratta del risultato della politica di tagli e accorpamenti di cattedre e istituti scolastici, e dei cospicui pensionamenti degli ultimi anni. Infine viene confermato con l'ufficialità della statistica ministeriale quanto già affermato in più di una sede a proposito dei docenti di sostegno: ce ne è uno per ogni due studenti disabili.
I SOSPETTI SULLA MANCATA PUBBLICAZIONE DEI DATI - Di solito le tabelle con i dati sulle promozioni vengono rese pubbliche nel corso dell'estate. Aveva quindi destato qualche perplessità il ritardo di quest'anno. Sulla decisione ha pesato moltissimo il no di Massimo Zennaro, che dopo l'infortunio dei neutrini in viaggio nel tunnel Ginevra-Gran Sasso, ha abbandonato l'incarico di portavoce di Maristella Gelmini. Ma non quello di direttore generale per lo studente, l'integrazione, la partecipazione e la comunicazione. L'imbarazzo per la mancata pubblicazione dei dati è però cresciuto tra gli altri dirigenti del ministero, costretti a giustificare il ritardo davanti alle continue richieste dei giornalisti. Inizialmente il ministero ha cercato di spiegare che è tenuto a fornire le cifre solo all'Istat. Ma la tesi è stata confutata dal pressing di sindacati e organi di informazione. E alla fine i dati, seppure incompleti, sono stati pubblicati.
Antonio Castaldo corriere.it
Gilberto Carron- Numero di messaggi : 518
utente : genitore
Data d'iscrizione : 15.02.10
Troppi condizionali e congiuntivi nella scuola di oggi
Sarebbe utile che gli istituti pubblicassero i propri dati, i valori aggregati hanno un significato perchè mostrano e confrontano dati nazionali.
Se invece anche a livello di territorio ogni scuola desse conto dei risultati raggiunti in sede di voto di maturità e anzi correlasse i risultati con i test di ingresso si avrebbero dati che mostrerebbero efficacia ed efficienza dei singoli istituti scolastici.
In occasione della scelta della scuola per i figli le famiglie chiedono alla scuola i risultati raggiunti dagli studenti, sempre questa domanda viene posta nelle giornate di presentazione degli istituti, ma veramente pochi sono i docenti che rispondono con numeri certi risultato di un'analisi dei dati: alle famiglie non resta che il "si dice" o "l'impressione" del momento per scegliere.
Nelle scelte di investimento dei fondi scolastici risorse andrebbero destinate a queste rilevazioni.
In alcune scuole il comitato genitori, utilizzando energie proprie, ovviamente con il consenso e con l'appoggio della dirigenza scolastica e dei docenti, ha avviato progetti di commissione statistica ed analisi dei risultati: debiti, bocciature, voti di diploma, successo nei test di ingresso, tutto può essere misurato ed essere punto di partenza per un'analisi e per poter migliorare le aree di debolezza,... nell'interesse di tutti.
Se invece anche a livello di territorio ogni scuola desse conto dei risultati raggiunti in sede di voto di maturità e anzi correlasse i risultati con i test di ingresso si avrebbero dati che mostrerebbero efficacia ed efficienza dei singoli istituti scolastici.
In occasione della scelta della scuola per i figli le famiglie chiedono alla scuola i risultati raggiunti dagli studenti, sempre questa domanda viene posta nelle giornate di presentazione degli istituti, ma veramente pochi sono i docenti che rispondono con numeri certi risultato di un'analisi dei dati: alle famiglie non resta che il "si dice" o "l'impressione" del momento per scegliere.
Nelle scelte di investimento dei fondi scolastici risorse andrebbero destinate a queste rilevazioni.
In alcune scuole il comitato genitori, utilizzando energie proprie, ovviamente con il consenso e con l'appoggio della dirigenza scolastica e dei docenti, ha avviato progetti di commissione statistica ed analisi dei risultati: debiti, bocciature, voti di diploma, successo nei test di ingresso, tutto può essere misurato ed essere punto di partenza per un'analisi e per poter migliorare le aree di debolezza,... nell'interesse di tutti.
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