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    Cure sollecite per l'acne dei giovanissimi

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    Cure sollecite per l'acne dei giovanissimi Empty Cure sollecite per l'acne dei giovanissimi

    Messaggio  Gilberto Carron Mar Apr 05, 2011 2:36 pm

    «Brufoli» da non sottovalutare:minano l'autostima

    MILANO - Un ragazzo o una ragazza con l'acne rischierebbero tre volte più degli altri di cadere in depressione, soffrono più spesso d'ansia e tendono comunque ad avere meno autostima. La conclusione di un gruppo di ricercatori del Wake Forest Baptist Medical Center, che ha analizzato 16 studi sull'argomento, non stupirà più di tanto genitori e insegnanti, ma di certo invita a non sottovalutare questa condizione. «Anche perché non sempre i giovani manifestano apertamente il loro disagio, che può emergere anche solo da un calo del rendimento scolastico» sottolinea Luigi Gnecchi, dermatologo dell’ospedale San Gerardo di Monza —. A volte però il malessere psicologico è sproporzionato rispetto alla gravità del disturbo. Si parla, allora, di acne dismorfofobica».

    L'acne va quindi curata fin dall'inizio, anche per prevenire la formazione di cicatrici. Restano valide le indicazioni di base espresse, già nel 2003, da un gruppo di studio internazionale, la "Global Alliance to Improve Outcomes in Acne": per le forme più lievi, con comedoni, i cosiddetti "punti neri", e qualche brufolo, possono bastare creme a base di retinoidi, derivati della vitamina A. Quando le manifestazioni di tipo infiammatorio aumentano, si passa ad antibiotici da applicare localmente o da prendere per bocca. Nelle forme più gravi, con cisti e noduli, si può ricorrere all'isotretinoina, altro derivato dalla vitamina A, che va però utilizzato con cautela, e nelle donne in età fertile va associato all’uso di contraccettivi, poiché, in caso di gravidanza, potrebbe causare malformazioni al feto.

    «Questi schemi sono utili — commenta Riccarda Serri, dermatologa dell'Università di Milano — ma non vanno seguiti rigidamente, perché ogni caso fa storia a sé. Bisogna considerare le condizioni generali del paziente, il suo stile di vita e l'impatto psicologico che l'acne ha su di lui. Se pochi brufoli creano già un forte disagio, meglio agire subito». Anche i cosmetici possono essere utili, purché si utilizzino i prodotti giusti. «Detergenti, creme e trucchi aiutano a proteggere la pelle dagli effetti collaterali delle terapie, che spesso la rendono più sensibile alla luce — prosegue Serri — e contemporaneamente rassicurano i ragazzi, migliorandone l'aspetto esteriore». E il peeling con sostanze chimiche, la dermoabrasione, i trattamenti con il laser? «Queste pratiche vengono già usate con successo per cancellare le cicatrici che spesso l'acne lascia, — puntualizza la dermatologa — ma bisogna essere cauti a utilizzarle quando l'acne è attiva, perché rischiano di infiammare di più la pelle». Ultimamente ha preso piede anche la terapia fotodinamica: dopo aver applicato una sostanza fotosensibilizzante, si espone la pelle a una luce rossa per eliminare l'infiammazione a livello del follicolo acneico. «La tecnica può avere una certa efficacia — concordano i dermatologi —ma il suo costo elevato non la rende accessibile a tutti».
    C.Gaviraghi



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