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Università, sei giovani su dieci decidono ascoltando i genitori

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Università, sei giovani su dieci decidono ascoltando i genitori Empty Università, sei giovani su dieci decidono ascoltando i genitori

Messaggio  Gilberto Carron Ven Ott 29, 2010 2:34 pm

I corsi preferiti sono quelli del gruppo medico, seguiti dal gruppo economico-statistico] I corsi preferiti sono quelli del gruppo medico, seguiti dal gruppo economico-statistico

MILANO - Cosa farò da grande, studio o lavoro, quale facoltà, quale corso? Sembra che questo non sia, nemmeno nell'anno della maturità, un pensiero fisso per gli studenti. Lo è piuttosto per i genitori, perché la decisione la prendono loro. Tanto che in Bicocca ieri si valutava l'opportunità di agganciare le mamme e i papà per rendere più efficace l'operazione orientamento. Il dato è uscito da un'indagine condotta dal dipartimento di Sociologia: il 62 per cento delle studentesse (e il 58 dei ragazzi) la scelta la fa con i genitori.

Il parere di familiari e amici «sull'università giusta per me» conta più di quello degli insegnanti. Unica eccezione sono i ragazzi con genitori non laureati o diplomati e gli studenti degli istituti professionali: mentre solo il 15% dei liceali considerano i loro professori interlocutori degni di attenzione, nelle scuole tecniche il parere degli insegnanti è tenuto in considerazione dal 45% dei ragazzi. L'indagine «Come e quando i diplomandi scelgono l'università» è stata condotta quest'anno, in due tempi, ad aprile e a giugno, in 24 scuole superiori di Milano e della regione, su un campione di 871 studenti in rappresentanza di una popolazione di 22.500 diplomandi. Il ruolo centrale dei genitori nella scelta dell'università non è stata l'unica sorpresa.

Sei studenti su dieci non mettono in discussione la decisione presa, ma contemporaneamente dichiarano di essersene occupati poco. «Fa pensare questa determinazione rispetto alla scelta compiuta, un attaccamento fideistico nel 61% dei casi. D'altra parte soltanto uno studente su cinque dichiara di riflettere sulle proprie capacità e vocazioni e soltanto tre su quattro dicono di farlo con un impegno medio», ha spiegato ieri il coordinatore della ricerca Paolo Trivellato, docente di Sociologia alla Bicocca. La capacità di raccogliere informazioni sulle facoltà e sui corsi di studio è «media» per il 45% degli studenti. Ottengono notizie generiche, poco utili a fare la scelta giusta.

Però poi indietro non si torna. I corsi di laurea preferiti (22%) sono risultati quelli del gruppo medico (anche le lauree triennali per le professioni sanitarie), seguiti dal gruppo economico statistico e letterario e giuridico. Ingegneria è stata indicata soltanto dal 6% e architettura dal 5%. Il punto resta come ci arrivano i ragazzi alla scelta dell'università. Quasi tutti dopo un confronto in famiglia e con gli amici. Soltanto il 30% studia le brochure universitarie. Unico appuntamento considerato utile dalla maggioranza del campione (74%) sono gli open day. «L'obiettivo della ricerca era valutare tempi e modalità di questa scelta per attivare azioni di orientamento efficaci. Il dato sui genitori ci ha spiazzato. Forse in futuro dovremo agganciare direttamente loro».
Studio della Bicocca: «Snobbati» i prof, ma alto gradimento per gli «open day»
Federica Cavadini
29 ottobre 2010
Gilberto Carron
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