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ilsole24ore: "Al via riforma dei licei"

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Messaggio  007 Dom Giu 14, 2009 9:27 am

Al via riforma dei licei: arriva il musicale

12 giugno 2009

Al via dal 2010 la nuova riforma dei licei del ministro Maria Stella Gelmini, approvata oggi in prima lettura dal Consiglio dei ministri. In una nota del ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca si sottolinea che «per cancellare la frammentazione e consentire alle famiglie e agli studenti di compiere scelte chiare, i 396 indirizzi sperimentali, i 51 progetti assistiti dal Miur e le tantissime sperimentazioni attivate, saranno ricondotte in 6 licei». L'impianto complessivo dei licei, risale alla legge Gentile del 1923, ecco di seguito come verrà modificato.
Rispetto al vecchio impianto che prevedeva solo il liceo classico, il liceo artistico e lo scientifico, oltre all'istituto magistrale quadriennale e a percorsi sperimentali linguistici, con la riforma avremo:

LICEO ARTISTICO, articolato in tre indirizzi: arti figurativefigurative - a conclusione del percorso di studio gli studenti dovranno essere in grado di cogliere i valori estetici nelle opere artistiche ed individuare le problematiche estetiche, storiche, economiche, sociali e giuridiche connesse alla tutela e alla valorizzazione dei beni artistici e culturali; architettura, design, ambiente - a conclusione del percorso di studio gli studenti dovranno essere in grado di conoscere e utilizzare i codici della comunicazione visiva e audiovisiva nella ricerca e nella produzione artistica, in relazione al contesto storico-sociale; audiovisivo, multimedia, scenografia - a conclusione del percorso di studio gli studenti dovranno essere in grado di impiegare tecnologie tradizionali e innovative nella ricerca, nella progettazione e nello sviluppo delle proprie potenzialità artistiche.

LICEO CLASSICO: con la riforma sarà finalmente introdotto l'insegnamento di una lingua straniera per l'intero quinquennio.

LICEO SCIENTIFICO: oltre al normale indirizzo scientifico le scuole potranno attivare l'opzione scientifico tecnologica che consentirà l'approfondimento della conoscenza di concetti, principi e teorie scientifiche e di processi tecnologici, anche attraverso esemplificazioni operative.

LICEO LINGUISTICO: il liceo linguistico prevederà l'insegnamento di 3 lingue straniere. Dalla terza liceo un insegnamento non linguistico sarà impartito in lingua straniera e dalla quarta liceo un secondo insegnamento sarà impartito in lingua straniera.

LICEO MUSICALE E COREUTICO: è una delle novità della riforma. Il liceo musicale sarà articolato nelle due sezioni musicale e coreutica. Inizialmente saranno istituite 40 sezioni musicali e 10 coreutiche e potranno essere attivati in collaborazione con i conservatori e le accademie di danza per le materie di loro competenza. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, devono essere in grado di: cogliere i valori estetici delle opere musicali, conoscere repertori significativi del patrimonio musicale e coreutico nazionale e internazionale, analizzandoli mediante l'ascolto, la visione e la decodifica dei testi; individuare le ragioni e i contesti storici relativi ad opere, autori, personaggi, artisti, movimenti, correnti musicali e allestimenti coreutici; conoscere ed analizzare gli elementi strutturali del linguaggio musicale e coreutico sotto gli aspetti della composizione, dell'interpretazione, dell'esecuzione e dell'improvvisazione; conoscere le relazioni tra musica, motricità, emotività e scienze cognitive.

LICEO DELLE SCIENZE UMANE: altra novità della riforma è il liceo delle scienze umane. Sostituisce il liceo sociopsicopedagogico portando a regime le sperimentazioni avviate negli anni scorsi. Il piano di studi di questo indirizzo si basa sull'approfondimento dei principali campi di indagine delle scienze umane, della ricerca pedagogica, psicologica e socio-antropologico-storica. Ogni scuola potrà attivare l'opzione 'sezione economico-socialè in cui saranno approfonditi i nessi e le interazioni fra le scienze giuridiche, economiche, sociali e storiche.

Altre novità introdotte dalla riforma

Valorizzazione del latino: insegnamento obbligatorio nel liceo classico, scientifico, linguistico e delle scienze umane, e come opzione negli altri licei.

Incremento della matematica, della fisica e delle scienze: per irrobustire la componente scientifica nella preparazione liceale degli studenti (gli insegnamenti di fisica e scienze possono essere attivati dalle istituzioni scolastiche anche nel biennio del liceo classico).
Potenziamento delle lingue straniere: presenza obbligatoria dell'insegnamento di una lingua straniera nei cinque anni ed eventualmente di una seconda lingua straniera usando la quota di autonomia.Inoltre il riordino dei licei stabilisce nel liceo scientifico di una opzione in cui confluisce l'esperienza del liceo tecnologico: che, negli anni, ha rappresentato un significativo filone di innovazione. Per quanto riguarda le discipline giuridiche ed economiche queste saranno materia sia nel liceo scientifico (opzione tecnologica), sia nel liceo delle scienze sociali (opzione economico-sociale), sia negli altri licei attraverso la quota di autonomia.
Nel quinto anno vi sarà anche l'insegnamento di disciplina in lingua straniera, inoltre è prevista la valorizzazione della qualità degli apprendimenti piuttosto che la quantità delle materie.
Il quadro orario sarà annuale e non più settimanale, in modo da assegnare alle istituzioni scolastiche una ulteriore possibilità di flessibilità. Tutti i licei prevederanno 27 ore settimanali nel primo biennio e 30 nel secondo biennio e nel quinto anno, ad eccezione del classico (31 ore negli ultimi tre anni), per preservare le caratteristiche rafforzando la lingua straniera, dell'artistico (massimo 35), musicale e coreutico (32), perchè questi ultimi prevedono materie pratiche ed esercitazioni. Entreranno a regime le sperimentazioni che hanno coinvolto gli istituti d'arte, i percorsi musicali, i vecchi istituti magistrali e le sperimentazioni scientifico tecnologiche e linguistiche, queste ultime nate dall'esperienza delle scuole non statali, private o degli enti locali.

La nuova organizzazione dei licei prevede: Maggiore autonomia scolastica: possibilità per le istituzioni scolastiche di usufruire di una quota di flessibilità degli orari del 20% nel primo biennio e nell'ultimo anno e del 30% nel secondo biennio. Attraverso questa quota, ogni scuola può decidere di diversificare le proprie sezioni, di ridurre (sino a un terzo nell'arco dei 5 anni) o aumentare gli orari delle discipline, anche attivando ulteriori insegnamenti previsti in un apposito elenco.

Approvata anche la possibilità di attivare ulteriori insegnamenti opzionali anche assumendo esperti qualificati attraverso il proprio bilancio. La riforma intende creare un rapporto più forte scuola-mondo del lavoro-università: possibilità, a partire dal secondo biennio, di svolgere parte del percorso attraverso l'alternanza scuola-lavoro e stage o in collegamento con il mondo dell'alta formazione (università, istituti tecnici superiori, conservatori, accademie).
Stabilite anche nuove articolazioni del collegio dei docenti: costituzione in ogni scuola di dipartimenti disciplinari, che riuniscono i docenti di uno stesso ambito disciplinare, per sostenere la didattica, la ricerca, la progettazione dei percorsi. Costituzione di un comitato scientifico composto paritariamente da docenti ed esperti del mondo della cultura e del lavoro.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2009/06/riforma-licei.shtml
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